Ex Ilva di Taranto, nota dell’assessore Stea
Sullo stabilimento ex Ilva di Taranto voglio ricordare le parole dell’arcivescovo del capoluogo ionico, mons. Santoro, parole mai attuali
come in questi momenti: ogni parte in causa indossi i panni dell’altra, politici, amministratori, istituzioni, lavoratori, ammalati, medici. Parole pesanti che hanno il merito di richiamare tutti al proprio dovere, nel tentativo di mettere la parola fine alla stagione delle beghe di parte, delle aule di Tribunale chiamate e a decidere su questioni che spetterebbe ad altri affrontare e risolvere. Soprattutto, non si ceda alla tentazione di fare dell’ex Ilva motivo di campagna elettorale, ricordando che qui si gioca su
due fronti sacri: il diritto alla salute e quello al lavoro, in un Sud che appare sempre più in affanno e che ancora una volta sta perdendo il treno della ripresa che sembra invece avere giù toccato le solite realtà del Nord Italia. Taranto, la Puglia, il Mezzogiorno non possono permettere alla politica l’ennesimo scempio sulla pelle dei cittadini. Non si può perdere di vista l’obiettivo unico: lavorare per la produzione di acciaio pulito mettendo al centro la salvaguardia dei livelli occupazionali, dell’ambiente e della salute. Sono e resto al fianco del presidente Emiliano nel portare avanti la sfida della decarbonizzazione, unica strada possibile che aprirebbe possibilità di lavoro e di ricerca per tutti i soggetti che si misurano con la modernità.