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Psr Puglia: Nardone replica a Di Gioia

Rispetto alle dichiarazioni del consigliere Leonardo Di Gioia in Consiglio Regionale circa presunte irregolarità commesse dall’allora Autorità di Gestione del PSR Puglia, il Direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale della Ragione Puglia Gianluca Nardone, precisa che non si è proceduto alla revoca e annullamento dei criteri di ammissibilità ai bandi emanati né tanto meno è stata revocata la possibilità di essere esclusi se non si era in regola con i requisiti previsti.

Si è previsto solo la posticipazione dei termini della relativa presentazione. L’Autorità di gestione del PSR Puglia ha adottato tali atti sulla base dell’esigenza prioritaria di dare attuazione a bandi complicati da tempi del procedimento amministrativo eccessivamente prolungati a seguito dei numerosi contenziosi in atto. L’azione di semplificazione amministrativa aveva avuto il duplice obiettivo di sostenere lo sviluppo del sistema agroalimentare pugliese e di consentire il perseguimento del target di spesa al 31.12.2019.

A conforto della correttezza di tale operato, il TAR Bari si è già espresso con diverse ordinanze respingendo le richieste di sospensiva di detti provvedimenti ritenendo prevalente l’esigenza di tutela dell’interesse pubblico all’avanzamento del programma di investimento a sostegno del comparto agricolo pugliese. In particolare, nelle ordinanze si legge che “l’Autorità di Gestione del PSR ha ritenuto di posticipare per tutti i richiedenti la presentazione della documentazione probatoria relativa alla sostenibilità finanziaria e ai titoli abilitativi al momento di concessione dell’aiuto, il che, per un verso, scongiura il rischio di una disparità di trattamento; per altro verso, non impedisce la verifica del soddisfacimento dei requisiti di ammissibilità in un momento successivo, con eventuale revoca del sostegno economico e scorrimento della graduatoria; ciò, anche a motivo della necessità di non ritardare ulteriormente nella attuazione delle finalità dell’avviso e di poter disporre di una spesa certificabile alla Commissione Europea, quale indice di attuazione ed avanzamento del PSR”.

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