Pediatria a Melfi, la dura nota di Leggieri
L’ultimo giorno dell’anno abbiamo assistito all’ennesima umiliazione dei cittadini del Vulture-Melfese Alto Bradano dovuta all’impossibilità di garantire il funzionamento del reparto di pediatria dell’Ospedale di Melfi, a causa dell’assenza per malattia dell’unico pediatra in servizio. Non è più possibile nascere a Melfi.
Il punto nascite dell’ospedale San Giovanni di Dio di Melfi serve un bacino di circa centomila abitanti e deve continuare ad operare nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza previsti dal Ministero della Salute. Sarebbe paradossale privare il Vulture-Melfese Alto Bradano di un presidio così importante. Sarebbe altresì paradossale e mortificante non poter consentire alle mamme di partorire in un ospedale ancora strategico per l’area Nord della Basilicata. Occorre continuare a garantire i servizi fondamentali per la cittadinanza in un contesto che fa continuamente i conti con lo spopolamento dei nostri borghi.
Ancora una volta sono qui a denunciare il fallimento delle politiche sanitarie messe in atto in questi anni, oggi i cittadini lucani ne pagano le amare conseguenze.
Non sono serviti e non servono i milioni di euro spesi per rimodernare e inaugurare più volte in pompa magna il reparto, se chi ha gestito e gestisce la sanità lucana non è stato e non è in grado di garantire l’operatività quotidiana, garantendo le condizioni essenziali per la salvaguardia della salute.
In merito a questo ennesimo disservizio che ha colpito l’Ospedale di Melfi ho provveduto a depositare un’interrogazione rivolta all’Assessore Leone, che dovrà chiarire le circostanze dell’accaduto e quanto intende mettere in campo per porre fine alla mortificazione del Vulture-Melfese Alto Bradano.
Auspico che anche il Ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, prenda a cuore la situazione in cui versa il Punto Nascita di Melfi e dimostri una vera attenzione per i diritti dei suoi conterranei.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S