Vertenza ArcelorMittal, Ugl Taranto: ”Riunito il direttivo”
Presso la sede territoriale Ugl di Taranto in via Polibio 27, si è riunito il direttivo sindacale affrontando diverse tematiche tra cui, la già nota vertenza ArcelorMittal. Presieduto dal segretario Utl, Alessandro Calabrese, Domenico Gigante, segretario provinciale Ugl metalmeccanici, Alessandro Dipino, Rsu e dalla dirigente Concetta Di Ponzio, dipendente AM Italy Energy, l’importanza dell’evento ha visto la partecipazione nella Città dei due mari, del segretario nazionale dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Spera.
Profonda è stata la valutazione Ugl per arrivare preparati a ciò che possa presentarsi entro la fine del mese su ArcelorMittal. Per Spera, “la tattica del Governo e azienda è su un nuovo rapporto contrattuale tra le parti che potrebbe prevedere, fra l’altro, la concreta possibilità di un investimento pubblico nella società che gestisce l’impianto, in modo da garantire ancor più efficacemente il perseguimento della politica industriale del governo. Se questa fosse la linea politica, per l’Ugl sarebbe un passo importante, fare del polo siderurgico di Taranto un leader europeo dell’acciaio verde, creando nel Mezzogiorno il primo esempio concreto di attuazione del green new deal, motivo per il quale ci aspettiamo, peraltro, che l’Unione europea guardi con favore a questo ambizioso e sfidante progetto. L’Ugl non vorrà perdere neppur un posto di lavoro nel sito industriale e pretende chiarezza su salute, sicurezza dei cittadini di Taranto e che si miri a coniugare ambiente, innovazione, occupazione, crescita; conoscere la verità, dettagli, elementi dell’intesa tra ArcelorMittal, Governo e Commissari Straordinari dopo mesi di trattative e senza coinvolgere le Oo.Ss.: tutti sappiano della situazione all’interno degli stabilimenti già critica per i frequenti incidenti che si verificano e i mancati minimi investimenti sul lato manutentivo. Forte inoltre è la difficoltà alla grande incertezza sul futuro di migliaia di famiglie. Il Governo deve convocare i sindacati per far capire cosa succede e come intende andare avanti. Il Tribunale di Milano ha rinviato al prossimo 6 marzo l’udienza nella procedura cautelare promossa dai commissari straordinari dell’Ilva contro ArcelorMittal dove, il giudice civile Claudio Marangoni, ha concesso di differire l’udienza su richiesta concorde della parti nel presupposto che entro fine febbraio si arrivi a un accordo. Come Ugl – prosegue Spera – vogliamo chiarezza su quanti lavoratori risulterebbero in eccesso e sia chiaro che noi non saremmo mai disponibili ad accettare esuberi. Inoltre che ci sia un accordo su Mittal che resti a Taranto e mantenga gli impegni sottoscritti”. “Ma se ArcelorMittal ha già finora intenzione di andare via – hanno proseguito i sindacalisti Ugl, Calabrese, Gigante, Dipino e Di Ponzio – non illuda, lo dica e faccia subito; non vorremmo che ci sia già un accordo tra il Governo e azienda su produzione e sugli esuberi affinché alla convocazione delle organizzazioni sindacali, un accordo preconfezionato possa concludersi con nessuna trattativa e ennesima perdita di tempo. Se così non sarebbe – concludono – per l’Ugl, Mittal dia un cenno di discontinuità: ritiri il suo atto di citazione con cui ha chiesto l’accertamento del recesso dal contratto, annunciato a novembre, così facendo anche i commissari possano ritirare il ricorso cautelare d’urgenza contro l’ipotesi d’abbandono di ArcelorMittal in modo che la procedura d’udienza in corso verrebbe sospesa”.