Fiat, da Pomigliano nuova commessa per la Magneti Marelli Sospensioni
Dallo stabilimento Fiat di Pomigliano, dove sarà prodotta la nuova Panda, potrebbero arrivare novità interessanti per l’indotto Fiat di Melfi. È quanto emerso ieri nel corso di un incontro tenutosi in Confindustria tra una delegazione dei sindacati metalmeccanici lucani Fim, Fiom e Uilm e la dirigenza della Magneti Marelli Sospensioni. L’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali di aver ottenuto dal gruppo Fiat un’importante commessa per la produzione di 1.200 ponti posteriori al giorno della futura Panda, che sarà realizzata proprio nello stabilimento campano di Pomigliano d’Arco. Attualmente nello stabilimento di Melfi la Magneti Marelli Sospensioni impiega 163 dipendenti, 18 dei quali trasfertisti dal sito di Sulmona. La commessa, riferisce il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, consentirebbe di assumere nello stabilimento lucano altri 60 lavoratori, ma l’azienda vincola l’investimento di circa 8 milioni di euro alla stipula di un accordo di garanzia sul modello di Pomigliano. Il prossimo 27 aprile si terrà un nuovo incontro.
“Per una volta la notizia è di quelle buone”, commenta Zenga, “perché apre scenari interessanti per il nostro indotto, alle prese con una pensate crisi, come dimostra la vicenda della Avelda e come hanno dimostrato negli anni scorsi altre difficili vertenze, prima tra tutte quella della Lasme. In ballo ci sono investimenti per 8 milioni di euro e circa 60 posti di lavoro che sarebbero una concreta boccata d’ossigeno in una realtà depressa come la Basilicata. Noi siamo disponibili a discutere di garanzie e a fare un buon accordo per mettere in condizioni la Magneti Marelli di fare fronte alle esigenze produttive”. Per il segretario della Fim Cisl lucana “l’investimento prospettato dalla Magneti Marelli conferma quanto di buono abbiamo detto dell’accordo di Pomigliano e degli effetti positivi che avrebbe potuto produrre anche sulle aziende dell’indotto di Melfi. Mi auguro – conclude il Zenga – che nel prossimo incontro del 27 aprile tutto il sindacato, anche chi non ha firmato l’accordo di Pomigliano, voglia dimostrare senso di responsabilità per salvaguardare un investimento che, altrimenti, rischierebbe di prendere la strada di Sulmona o della Polonia”.