Istituito il Registro delle importazioni di latte da paesi dell’Unione Europea ed extra UE
Leggo sulla stampa locale l’apprezzamento ed il plauso del direttore Coldiretti Basilicata, Aldo Mattia, per l’iniziativa dell’assessore regionale Fanelli, che ha chiesto al Ministro della Salute Speranza, di avere accesso ai dati sulle importazioni di latte e latticini in Regione Basilicata così da poter
“avere consapevolezza dei flussi che arrivano nella nostra regione”. In questo modo, continua Mattia “si ha contezza dei quantitativi di latte che arrivano dall’estero e soprattutto sulla loro destinazione finale sul nostro territorio” , al fine di “indirizzare eventuali aiuti a chi effettivamente raccoglie il latte dai produttori locali e non a chi, diversamente da quanto dichiarato e approfittando della crisi, continua ad attingere dall’estero a prezzi non sostenibili dai nostri allevatori”
Mi dispiace contraddire. Evidentemente, il Direttore della Coldiretti
Basilicata e l’assessore regionale Fanelli, non sono bene informati o
aggiornati. Con un provvedimento inserito nel così detto “emergenze in agricoltura” è stato dato il via libera ad una bozza di decreto che prevede proprio quello che adesso l’assessore invoca, ovvero l’istituzione presso il Ministero dell’Agricoltura, del registro delle importazioni di latte vaccino, ovino, caprino e dei derivati da paesi dell’Unione Europea ed extra UE. In particolare, proprio un emendamento a mia prima firma, approvato, recita: <<Al comma 1, sostituire le parole da: nonché fino alla fine del comma con le seguenti: “i quantitativi di latte di qualunque specie acquistati direttamente dai produttori, nonché quelli acquistati da altri soggetti non produttori, situati in Paesi dell’Unione Europea o Paesi terzi e i quantitativi di prodotti lattiero-caseari semilavorati provenienti da Paesi dell’Unione Europea o da Paesi terzi con indicazione del Paese di provenienza”.
Nello stesso provvedimento viene prevista la registrazione su base trimestrale dei dati dei quantitativi di prodotto importato, lavorato ed eventualmente stoccato, per fare in modo di avere i dati nazionali reali, certi e consultabili sulle importazioni.
Peccato solo, che la bozza del decreto si sia arenata, ormai da mesi, in
Conferenza Stato Regioni, per l’opposizione e/o il ritardo di alcuni assessori
regionali, Fanelli compreso, a sottoscrivere la bozza. Colgo l’occasione per invitare, caldamente, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Fanelli e tutti i suoi omologhi, a firmare il decreto che prevede la tracciabilità del latte e dei suoi derivati che vengono importati in Italia.
Ci avevamo visto giusto nel voler intraprendere la via della trasparenza in un settore che, da anni, mostra opacità e disorganizzazione, pertanto diamo il benvenuto all’Assessore regionale Fanelli ed al Direttore Mattia di Coldiretti Basilicata.