Stabilimenti balneari, Puglia pronta a ripartire, in Basilicata gli operatori del settore attendono risposte dalla Regione
I gestori degli stabilimenti balneari pugliesi preparano una graduale e programmata ripartenza grazie una ordinanza emessa in serata dal presidente Michele Emiliano che ha autorizzato i gestori e dipendenti dei parchi acquatici, degli stabilimenti balneari e i titolari di concessioni demaniali marittime, previa comunicazione al prefetto, ad accedere alle strutture per gli interventi di manutenzione.
Potranno essere eseguite opere di sistemazione delle strutture, pulizie, installazioni e allestimenti delle spiagge, mentre sono vietate modifiche o nuove opere. E’ obbligatorio, si legge nell’ordinanza – di adottare ogni misura di contrasto e contenimento della diffusione del contagio negli ambienti di lavoro». Al via la riapertura degli stabilimenti balneari per l’avvio dei primi interventi di pulizia e di manutenzione ordinaria e non, è sicuramente un segnale molto importante.
In Basilicata, invece, titolari e operatori del settore balneare attendono con urgenza da Regione ed Enti preposti, comunicazioni ufficiali per poter avviare gli interventi di manutenzione degli stabilimenti balneari, in vista della prossima stagione estiva.
Quaranta Alessandro, imprenditore balneare di Scanzano Jonico sollecita le istituzioni lucane preposte a velocizzare l’iter della riapertura dei lidi e le disposizioni per prevenire la diffusione del contagi: “Siamo al collasso, dichiara Quaranta e purtroppo siamo arrivati al tempo limite per decidere cosa fare delle nostre attività. Non si riesce più a immaginare un futuro per le nostre attività, nella testa solo domande e quasi nessuna risposta. Anche se dovesse ripartire cosa succederà?Quali saranno le restrizioni dopo l’apertura? Tanti decreti, ma senza aiuti e senza risposte. Non si possono più sentire o leggere assurdità non ultima quella di voler attrezzare le spiagge con gabbiotti di plexiglass. Bisogna far chiarezza prosegue l’imprenditore lucano, sulle strategie da attuare per ripartire oppure assumersi la responsabilità di dire chiaramente che la stagione balneare 2020 non si farà.Le regole o restrizioni vanno comunicate in tempi celeri per permettere alle aziende di organizzare soprattutto decidere se e il caso di effettuare investimenti (sicuramente costosi) per affrontare un’estate già con un 75% di entrate in meno. Come si riaprirà con quali misure da rispettare per chef, brigate, addetti vari e clienti dei nostri ristoranti, pizzerie, stabilimen