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Le opere di Franco Di Pede esposte a Roma

Il ruolo fondamentale della città di Matera come luogo di energia e produzione culturale, è stato ben presentato a Roma, lunedi scorso, nell’incontro culturale che si è tenuto presso il Salone Vanvitelliano della Bivlioteca Angelica di Roma. Una serata dedicata ad una delle fondatrici del Circolo Culturale La Scaletta recentemente scomparsa, Teresa de Ruggieri. L’artista materano Franco Di Pede con la sua opera (fa parte di una serie di opere realizzate alla fine degli Anni Sessanta), il dipinto “Requie post-necrosi di una città (m.4,5×1,5) in un confronto analogico con l’opera “Il Bacio” di Gustav Klimt e con l’affresco della Genesi del “Pittore dei fiori di Matera” presente nella Cripta del Peccato Originale (sec.IX d.C.), ha fatto si che si sottolineasse questo aspetto soprattutto perché Matera, oggi come oggi, è candidata a Città Europea della cultura, e poi perché l’artista materano è da quasi mezzo secolo che porta avanti il nome di Matera e la sua arte millenaria non solo a livello nazionale ma anche nel mondo, dall’America alla Cina. L’evento di Roma “Matera come luogo di energia culturale” ha registrato un notevole successo di critica e di pubblico. La professoressa Maria Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi della Basilicata ha esordito illustrando l’opera artistica di Franco Di Pede (la trama geometrica dell’opera di Franco Di Pede presentata in questa mostra invita lo sguardo a un viaggio micro-percettivo in una superficie che è tale solo in apparenza. La geometria di Di Pede è l’esito di un percorso del tutto originale all’interno della storia dell’arte lucana del Novecento). Il presidente della Fondazione Zétema, Raffaello de Ruggieri, ha presentato, con l’ausilio di proiezioni, i siti rupestri di Matera e il Distretto Culturale esteso alla Basilicata (il corredo floreale della Cripta del Peccato originale suscita forti emozioni poiché le immagini nude di Adamo ed Eva, segnate da semplici contorni di colore rosso-bruno, paiono galleggiare su un tappeto di fiori rossi: aiuole di fiori dalle corolle purpuree e fiori diffusi in ogni scena giudicati stupendamente impressionistici per la scritture veloce, vivacemente schizzata in rapidi tocchi). Il professor Claudio Strinati, direttore Generale di Staff del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nel presentare il catalogo di Franco Di Pede, “Requie post-necrosi di una città” ha sottolineato l’importanza della conservazione e valorizzazione dell’habitat materano ed ha ringraziato il dottor Mario Resca, direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Fiammetta Terlizzi, direttrice della Biblioteca Angelica, per aver promosso tale evento, dedicando la serata ad una delle fondatrici del Circolo Culturale La Scaletta recentemente scomparsa, Teresa de Ruggieri. Il pannello pittorico di Franco Di Pede fa parte di una serie di opere realizzate dall’artista materano alla fine degli anni Sessanta, intitolate Requie post-necrosi e ispirate dalla condizione di abbandono dei Sassi di Matera. L’accostamento all’opera di Klimt è una provocazione intellettuale poiché anch’essa esprime forme bidimensionali intrise di forti simbolismi raccordandosi poi alle pitture rupestre materane per il fondale di corolle rosse su cui galleggiano le immagini vetero e neo testamentari. Per l’occasione sono stati esposti per la prima volta due disegni di Matera del 1585 della Raccolta Rocca, conservati presso l’Archivio Generale dell’Ordine di Sant’Agostino a Roma. Il Nunzio Apostolico Mons. Giuseppe Bertello, nel complimentarsi per l’iniziativa, ha inviato un messaggio augurale. Sono intervenuti, tra gli altri, l’Arcivescovo Emerito di Matera e Potenza, Mons. Ennio Appignanesi, il critico d’arte Giuseppe Appella, il giornalista-scrittore Giovannino Russo, la dottoressa Antonella Manupelli, direttrice dell’Archivio di Stato di Matera, l’assessore Antonio Montemurro dell’Amministrazione Provinciale di Matera e numerose personalità del mondo dell’arte, della cultura e delle istituzioni. A conclusione della serata sono stati offerti prodotti dell’enogastronomia materana gentilmente messi a disposizione da alcune aziende materane.

Carlo Abbatino

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