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Confagricoltura Puglia e Agriturist chiedono a gran voce aiuti per il settore

“Il bonus vacanze sotto forma di credito d’imposta per le famiglie che fanno vacanze in Puglia potrebbe essere una prima boccata d’ossigeno al settore, ma non basta. Servono indennizzi diretti sulla perdita del fatturato anche sotto forma di credito d’imposta”. Lo affermano Confagricoltura Puglia e Agriturist, evidenziando che con le presenze turistiche nei ponti del 25 aprile e del 1 maggio azzerate, gli agriturismi pugliesi vedono allontanarsi la ripresa economica.
“Il lockdown e l’incertezza sulla fine delle restrizioni avranno effetti sino alla prossima primavera 2021. In Puglia ci sono più di 600 strutture agrituristiche attive. Una parte sostanziale degli introiti arriva dalle cerimonie, come matrimoni, battesimi e cresime. – ha detto Giovanni Scianatico, presidente regionale di Agriturist – Le caparre, sia per le cerimonie che per le prenotazioni turistiche, non sono state richieste indietro, questo vuol dire che il settore appena finirà l’emergenza avrà degli spiragli di ripresa”. 
A Scianatico fa eco Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura: “Per arrivare al rilancio, però, servono interventi per aiutare il settore in questo momento di fermo totale. E’ necessario riaprire quanto prima le strutture ricettive e i ristoranti, questi ultimi almeno per i clienti che pernottano negli agriturismi”.

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