Sovraindebitamento: attivo il servizio “Sos consumatore e imprese”
Il fenomeno dell’indebitamento delle famiglie italiane è in costante crescita ed è sempre più diffuso il problema di non riuscire a far fronte alle rate del mutuo o ai prestiti. Secondo le parole del Governatore della Banca d’Italia, “dall’inizio di questo decennio la crescita dei prestiti alle famiglie consumatrici italiane è stata elevata”. Per quanto riguarda la situazione italiana nei confronti degli altri paesi, i debiti finanziari delle famiglie italiane si posizionano ad un valore ancora nettamente inferiore a quello osservato in media nell’area euro e negli altri principali paesi industriali. Per quanto riguarda le cause, la forma di sovraindebitamento più diffusa è quella generata da una propensione di spesa della famiglia (consumi e/o investimenti) che lascia intendere una eccessiva fiducia nelle capacità reddituali presenti e soprattutto future. Il sovraindebitamento è collegato ai prestiti concessi alle famiglie ed un ruolo preponderante viene occupato dai mutui, soprattutto quelli ipotecari per l’acquisto della prima casa. In Italia il 72% delle famiglie residenti vive in abitazioni di proprietà e i mutui per l’acquisto degli immobili rappresentano la quota più consistente dell’indebitamento delle famiglie. Nella stipula di un contratto di mutuo la principale causa che porta al sovraindebitamento delle famiglie è imputabile alle variazioni del tasso di interesse, che sono più marcate se il mutuo è a tasso variabile. “Il sovraindebitamento è diffuso soprattutto nel credito al consumo, identificabile come prestito alle famiglie e strutturabile in differenti tipologie (carte di credito, prestiti personali, credito finalizzato, ecc.)”, ha riferito Vincenzo Malfa che da due anni si occupa della materia nelle province di Bari, Taranto e Matera. Si tratta di un fenomeno in costante crescita in Italia, da quando, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta, ha cominciato a diffondersi. Dal lato della domanda – continua Malfa – si tratta dell’acquisto, con pagamento parziale o totale differito nel tempo, di un’ampia tipologia di beni durevoli (mezzi di trasporto, mobili, arredi, elettrodomestici e così via) e di servizi (servizi turistici, servizi sanitari, ecc.). Se il sovraindebitamento così detto “attivo” è per lo più riconducibile ad una scelta, incauta, del consumatore, quello “passivo”, invece, deriva da fattori traumatici, da fattori congiunturali imprevedibili e non dipendenti dalla volontà del soggetto, che hanno fatto venir meno la fonte di reddito o parte di esso. In sostanza, si sono interrotti o ridotti i flussi di entrata, come ha monitorato nell’ultimo anno la società Extinguo srl, determinando l’insorgenza di passività impreviste, non solo come conseguenza di un eccesso di indebitamento di un individuo, o di una famiglia, ma anche a causa del sopraggiungere di eventi che alterano queste ultime, come ad esempio la perdita dell’occupazione, la separazione coniugale, una grave malattia, la perdita o il deprezzamento di beni patrimoniali, che riducono la ricchezza dell’individuo e, in via diretta o indiretta, la capacità di rimborso delle passività, che quindi causano l’insorgenza di debiti. Con il lockdown dovuto alla pandemia che ha bloccato i flussi di entrate finanziarie a famiglie e piccoli imprenditori, sono già in molti che stanno chiedendo informazioni in merito. Il trattamento del sovraindebitamento richiede una strategia con diversi interventi, sia a monte che a valle, nella fase di gestione della situazione di crisi. Di ciò si sta occupando da due anni la società EXTINGUO srl, che opera tra le province di Taranto e Matera. Il tema è ormai attuale e necessita di risposte legislative che devono dare idonee soluzioni a sottrarre il debitore da situazioni di aggressione individuale, anche al fine di disincentivare ed arginare il ricorso a circuiti criminosi e usurari. “Le cause che hanno portato al graduale ma inesorabile squilibrio sono sempre estranee alla mera volontà di non adempiere” ha detto l’amministratore di Extinguo, Vincenzo Malfa. “Gli istituti finanziari e bancari – continua Malfa – al momento della concessione del credito finanziario, valutano gli attuali debitori come meritevoli di finanziamento. Pertanto, gli stessi creditori non possono, poi, lamentarsi del contrario, tenendo conto della cause esogene che hanno portato una famiglia allo squilibrio finanziario, presupposto della procedura di sovraindebitamento”. Ad agosto 2020 sarebbe dovuta intervenire anche la nuova legge sulla crisi di imprese che ha dedicato un capitolo alle famiglie sovraindebitate, ma fortunatamente alcuni tribunali stanno già attuando da qualche anno la nascente normativa.