UGL, la vertenza della Ferrosud si risolva al Mise
“Bene ha fatto il primo cittadino di Matera, Salvatore Adduce, nel convocare congiuntamente i consigli comunali della città di Matera, della città di Altamura, il Consiglio provinciale di Matera e riunirli in seduta straordinaria per discutere e deliberare sulla grave situazione nella quale si trova lo stabilimento Ferrosud spa di Matera. L’UGL Basilicata metalmeccanici rimane, comunque, critica verso quei soggetti responsabili che non hanno consentito che tali iniziative potevano essere consumate in tempo utile e non ora che oramai si gioca una partita nei tempi supplementari”.
Lo dichiarano in una nota il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici ed il segretario provinciale dell’UGL di Matera, Giuseppe Giordano e Luigi D’Amico aggiungendo che “vorremmo ricordare, lo stabilimento Ferrosud di Matera, originariamente del Gruppo Ansaldo Breda, da oltre 40 anni produce carrozze ferroviarie e costituisce un importante presidio produttivo che ha dato occupazione fino a 800 lavoratori. Solo a seguito della decisione di Ansaldo Breda di dismettere lo stabilimento, nel 2002 la Ferrosud è stata acquisita dal gruppo Mancini che si era impegnato a mantenere e rilanciare lo stabilimento attraverso la sua ristrutturazione e che non è stato in grado di assicurare prospettive produttive ed occupazionali venendo meno a tutti gli impegni assunti. L’UGL ricorda che dopo il concordato la gestione Mancini aveva annunciato piani di investimento e commesse e nuova ripresa, ma al solito nessuna commessa, tant’è che si è registrata nessuna voglia di discutere con la nuova cordata presentata dall’UGL, nessun accordo con Step One di Tito, ed all’incontro in Regione invece che portare il richiesto piano industriale, l’attuale gestione ha portato un nuova richiesta di cassa integrazione che dei 144 lavoratori dipendenti attualmente in forza allo stabilimento, oggi ne risultano ben 100 in cassa integrazione guadagni e preoccupati della scadenza prevista per il 30 aprile 2011”.
“Ora per l’UGL – proseguono i leader sindacali, D’Amico e Giordano – è l’iniziativa del sindaco Adduce la via unica d’uscita, avvenga la convocazione immediata di un incontro presso il Mise, con la necessaria partecipazione di Ansaldo Breda, per definire un percorso certo finalizzato a riportare tutti i lavoratori in produzione garantendo gli impegni assunti considerata ormai chiusa la fase del Gruppo Mancini. La Regione Basilicata, inoltre, non deve assolutamente cedere alle promesse dell’azienda. Per questi motivi, anche il Governo partecipi assumendo le iniziative necessarie a sbloccare la situazione per portarla finalmente ad un piano industriale chiesto da tempo così allontanando la grande preoccupazione per il destino dello stabilimento Ferrosud e dei lavoratori”.