San Severino Lucano partecipa alla maratona virtuale #riconnettiamoilpaese
San Severino Lucano, oggi 2 giugno, partecipa alla maratona virtuale sui social:
#RICONNETTIAMOILPAESE promossa da Legambiente e di cui è partner Appennino Bike Tour. Alle ore 11,00 al Palafrido il sindaco Franco Fiore indosserà la fascia tricolore e firmerà l’appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel quale vengono evidenziate cinque proposte per ripartire anche dai piccoli comuni con innovazione tecnologica e socio-economica che tenga insieme scuola, servizi e lavoro. Il maestro Giuseppe Oliveto e la sua band eseguiranno l’inno nazionale Riconnettiamo il Paese, dicono i promotori dell’iniziativa è la “mobilitazione sul web per celebrare l’orgoglio dei Piccoli Comuni e chiedere al governo una ripartenza a partire da questi territori ricchi di potenzialità e risorse”.
“Condividiamo in pieno l’obiettivo di Legambiente, dice il sindaco Franco Fiore, sulla necessità di ripensare l’organizzazione e la fruizione dei territori e il ruolo che i piccoli Comuni hanno nella tenuta delle comunità, nella qualità della vita e delle produzioni e ponendoli come strategici nel percorso di rilancio dell’intero sistema Paese. Siamo convinti come Legambiente che i piccoli comuni possono tornare ad essere spazi generativi di nuove socialità e nuove cittadinanze attraverso percorsi di protagonismo, possono puntare ad essere i luoghi che indicano la strada per vincere la sfida climatica anche attraverso le tante forme di coproduzione di servizi, di green economy, di sostenibilità sociale e ambientale”. Naturalmente in questo quadro la politica deve fare la sua parte ecco perché Fiore come tantissimi altri sindaci dell’Italia hanno aderito all’appello al Presidente Conte in cui si chiede di: “Accelerare il Piano per la banda ultralarga, oggi troppo lento e sbloccare i cantieri con attente semplificazioni. Incentivare lo Smart working con provvedimenti specifici per i lavoratori residenti nei piccoli comuni e per nuove assunzioni e sviluppare nuove infrastrutture didattiche in questi luoghi che siano laboratori di innovazione e ricerca impiegando personale docente e ricercatori in forma stabile. Solo con infrastrutture immateriali adeguate sui territori alpini e appenninici si possono approntare nuovi servizi digitali e realizzare la smart land. – Sollecitare un’immediata attuazione di tutti quei dispositivi normativi, dalla legge 158/2017 a favore dei Piccoli Comuni (con particolare riguardo e urgenza per il Piano straordinario della Didattica sopra citato) all’ultimo Collegato ambientale alla legge di bilancio che ha istituito le Green communities, a una nuova stagione di politiche della Montagna che rinforzi e rilanci il lavoro della Strategia Nazionale Aree Interne e rinnovi progetti di politiche dedicate come APE Appennino parco di Europa, per mettere questi luoghi in condizione di potere esprimere il loro potenziale. – Ridurre l’imposizione fiscale sugli interventi in campo ambientale e di natura idrogeologica, introducendo l’IVA agevolata al 10% o anche in percentuale inferiore per dare l’avvio a una grande stagione di ripristino ambientale e piano diffuso di prevenzione sismica e del dissesto idrogeologico. – L’avvio delle Zone Economiche Ambientali (ZEA) previste dall’art. 4 ter del DL 14 ottobre 2019, n. 111 convertito con la Legge 12 dicembre 2019, n. 141 attiverebbe un’attività di coordinamento e di sostegno alle PMI interessate attraverso la messa a disposizione di competenze e professionalità utili per fare impresa in modo coerente con i territori protetti. – Sostenere la ripartenza del turismo dei borghi, dell’agroturismo, del turismo lento e del cicloturismo dando valore nel contempo alle specificità di tali aree, ad esempio le tradizioni e i prodotti locali tradizionali, i beni ambientali e culturali. A tal fine predisporre una serie di benefici fiscali per le micro-attività turistiche e sportive diffuse nelle aree montane, rurali e interne, dai rifugi ai centri di educazione ambientale alle attività di gestione di aree protette e siti Natura2000, comprese le iniziative per la ristrutturazione degli edifici rilanciando con ulteriori incentivi il credito di imposta per alberghi e agriturismi e l’acquisto di beni durevoli e di consumo, come l’Incentivo alla vendita dei prodotti locali di qualità nei negozi locali”.