Consiglio regionale di Puglia approva mozione per la tutela e la difesa del vitigno Primitivo
Il Consiglio regionale di Puglia ha approvato a maggioranza, con la non partecipazione al voto dei consiglieri del M5S, la mozione che ha per oggetto la tutela e difesa del vitigno Primitivo pugliese, di cui sono primi firmatari i consiglieri regionali Luigi Morgante e Giuseppe Turco.
A seguito dell’autorizzazione da parte della Regione Sicilia alla coltivazione sul territorio regionale di diverse qualità di vite, tra cui “Primitivo N.- codice 199”, con la mozione approvata si impegna il presidente della Giunta regionale, l’assessore al ramo e il governo regionale a difendere l’unicità dei vini pugliesi e in particolare del “Primitivo”, salvaguardare i diritti dei produttori pugliesi in ogni sede competente e con ogni modalità consentita.
Si chiede anche di attuare ogni iniziativa utile per garantire il rispetto del DM del 13 agosto 2012 ed impedire l’inserimento del “Primitivo” nella produzione IGP siciliana e che il “Primitivo” possa essere presentato nelle descrizioni secondarie di etichette riferite a vini rossi senza vitigno a DOP e IGP provenienti da altre regioni italiane. Ed infine impedire che, nell’elenco delle varietà di viti che possono essere utilizzati nell’etichettatura e presentazione dei vini, il “Primitivo” sia autorizzato in altre regioni oltre alle attuali.
“Una mozione giusta con la quale daremo battaglia in ogni sede per tutelare e difendere l’unicità dei vini pugliesi e in particolare il Primitivo. Nessuno può scipparci delle nostre identità. – ha commentato il consigliere regionale di Senso Civico – Un Nuovo Ulivo per la Puglia, Giuseppe Turco – Già nelle scorse settimane avevo preannunciato questa iniziativa. Solo così possiamo tutelare i diritti dei produttori pugliesi. Con la mozione impegniamo la giunta e l’assessorato al ramo a proporre ogni iniziativa utile a garantire il rispetto del DM del 13 agosto 2012 ed impedire l’inserimento del “Primitivo” nella produzione IGP siciliana e che il “Primitivo” possa essere presentato nelle descrizioni secondarie di etichette riferite a vini rossi senza vitigno a DOP e IGP provenienti da altre regioni italiane”.