Al Comune di Venosa nessuna condotta antisindacale
Il Giudice del lavoro ha sciolto la riserva assunta nell’udienza di martedì 9 giugno in favore dell’Amministrazione di Venosa: il ricorso di Cgil, Cisl e Uil nei confronti del Comune oraziano è stato infatti rigettato con condanna alle spese di lite a carico delle organizzazioni sindacali. Non è stata riconosciuta alcuna condotta antisindacale, perché l’Ente ha dimostrato con
gli atti di essersi ogni volta attivato, per garantire il confronto con le OO.SS., rimaste, al contrario, sempre silenti.
Sindaco e Segretario Generale, bersagli principali delle suddette OO.SS., che con toni sprezzanti affermavano che “nei comportamenti e nei fatti violavano continuamente le leggi”, possono finalmente dimostrare all’intera comunità venosina di aver sempre agito in trasparenza e in base alle norme vigenti: la riduzione delle risorse previste per le progressioni economiche, (concordate nell’ambito di un contratto collettivo decentrato, sottoscritto pochi giorni prima delle amministrative di maggio 2019) e la modifica dell’istituto della flessibilità oraria, a seguito della modifica dell’orario di apertura al pubblico degli uffici da parte dell’attuale Giunta, sono stati infatti adottati solo previa convocazione delle parti sindacali. L’assenza e il silenzio delle stesse non poteva arrestare l’attività amministrativa, all’epoca dei fatti, sottoposta già a dura prova a causa della bufera giudiziaria.
Nessun diritto è stato leso, quindi, e nessuna legge calpestata: si tratta solo di gratuite diffamazioni da parte delle OO.SS. Il Sindaco Iovanni, con piena soddisfazione, ringrazia il Segretario Generale, la Dott.ssa Cuomo e i
Responsabili delle Posizioni organizzative, la Dott.ssa Maiorella e il Dott. Larocca, per il loro incessante e ineccepibile lavoro. Questo risultato è frutto della volontà di un’Amministrazione che si pone in discontinuità con il passato. Ogni singola decisione viene assunta solo in base alle norme,
tenuto conto prioritariamente delle esigenze dei cittadini, fermo restando i diritti dei lavoratori, raggiungendo così l’ambito equilibrio tra ciò che è giusto e ciò che è opportuno per la comunità.
Ed è così che si continuerà a lavorare: nel rispetto della legge, affrontando tutte le difficoltà, che seguiranno ancora, ma che non fermeranno l’amministrazione pentastellata per i prossimi quattro anni.