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Celebrata la messa crismale a Tricarico

La messa crismale, con la benedizione degli oli degli infermi, dei catecumeni e dei cresimandi, che nella Diocesi di Tricarico è tradizionalmente concelebrata il mercoledì pomeriggio, ha dato inizio alle funzioni liturgiche della Settimana santa. Quest’anno la messa è stata concelebrata nella parrocchia ‘San Potito martire’ di Tricarico, essendo la Cattedrale chiusa per restauri ed è stata presieduta dal Vescovo diocesano monsignor Vincenzo Orofino, con la partecipazione di tutti i parroci e sacerdoti della Diocesi. Alla concelebrazione religiosa hanno anche partecipato alcuni giovani ospiti della Casa famiglia “Lo scoiattolo” di Campomaggiore, accompagnati dal responsabile don Giuseppe Di Perna, parroco di San Mauro Forte. Durante l’omelia, monsignor Orofino ha ricordato ai presenti che la messa crismale, nella vita di ogni diocesi, ha un posto fondamentale, in quanto riconduce ognuno al fondamento della propria fede, della propria appartenenza ecclesiale e della propria missione. Alla base della propria missione, ha spiegato monsignor Orofino, c’è una scelta: “Siamo stati scelti, chiamati, eletti; non solo ma siamo stati consacrati, siamo diventati proprietà di Dio. Il consacrato è colui il quale viene tolto dalla proprietà del mondo per essere consegnato a Dio. Siamo stati consacrati, scelti e consegnati a Dio per essere di Dio”. Con il battesimo, ha spiegato ancora il Vescovo, “siamo diventati di Dio, siamo diventati proprietà di Dio. Questa è la nuova misura della nostra esistenza, per cui la teologia ci fa dire che, con il battesimo, siamo diventati nuova creatura”. Questa grande novità che avviene nella vita della persona e il vivere con questa consapevolezza significa essere liberi di poter dire sì, in ogni istante della vita, a Dio che sceglie, a Dio che chiama. Riprendendo le parole di Benedetto XVI, monsignor Orofino ha chiarito che la vita cristiana nasce come domanda, cioè come una chiamata di Dio e permane come una continua risposta a quell’unica chiamata “che si rinnova ogni giorno nei tanti sì, nei piccoli sì che siamo chiamati a dire: quel sì che dici a tuo marito, che dici a tua moglie, che dici ai tuoi figli, che dici al tuo parroco e che dici al Signore ma nelle cose concrete della vita. Attraverso questi piccoli sì, noi rinnoviamo il nostro sì definitivo a Dio che ci ha chiamati”. Rivolgendosi, infine, ai sacerdoti, ha detto loro che “noi sacerdoti, consacrati con il battesimo, con la cresima e con l’ordine sacro, siamo chiamati a conformarci a Cristo anche nel modo con cui siamo di fronte ai beni di questo mondo e nel modo in cui siamo di fronte ai fratelli, alle sorelle e a noi stessi”. Al termine della concelebrazione religiosa, il Vescovo ha consegnato ai parroci, insieme ai vasetti degli oli benedetti, una copia del libro di Benedetto XVI “Gesù di Nazareth”.

Vito Sacco

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