Sospesi i servizi presso il Convitto Ipsasr a Lagopesole
E’ di qualche giorno fa la notizia della sospensione dei servizi del Convitto annesso all’Ipsasr “G. Fortunato “ di Lagopesole di Avigliano. Al fine di scongiurare un tale sfregio all’Istituto Agrario, ai suoi alunni e alunne, alle loro famiglie e a tutti i lavoratori di tale struttura, abbiamo costituito un Comitato contro un provvedimento perpetuato dal Miur della Basilicata e l’assenza, complice, della politica, del Presidente e della Giunta Regionale della Basilicata.
Il Convitto di Lagopesole registra 26 convittori e altri semiconvittori la cui sospensione ha determinato enormi disagi per gli stessi e le proprie famiglie con smistamento (come pacchi postali) degli stessi presso altre sedi e conseguenti difficoltà logistiche e compressione del diritto allo studio. Senza dimenticare la violazione dei diritti dei lavoratori di tale struttura (cuochi, educatori, infermiere, guardarobiera, etc.).
Siamo preoccupati per il rischio di perdere posti di lavoro. La situazione è difficile per gli educatori che pur non dichiarati in esubero perché la notizia della sospensione è arrivata allo scadere dell’a.s. e non hanno potuto fare domanda di trasferimento (non ci sono posti alivello provinciale). Ci sono anche collaboratori scolastici, cuochi, guardarobieri, autisti, infermiere che per questo anno scolastico , sono tutelati avendo ricevuto notizia della sospensione dei servizi convittuali dopo aver definito l’organico, ma che perderanno il posto il prossimo anno scolastico se si dovesse arrivare alla chiusura definitiva del convitto.
Il tutto messo in atto senza considerare che il Plesso del Convitto di Lagopesole è interessato (i lavori sono in esecuzione proprio in queste settimane), da un cospicuo finanziamento di 1 milione e 200 mila euro per la realizzazione di una Palestra e per l’adeguamento sismico della struttura, investimento che sarebbe vanificato dalla chiusura del Convitto. Tale notizia , che noi riteniamo un vero e proprio sfregio all’Istituto Agrario di Lagopesole, lascia perplessi per diverse ragioni: E’ una chiusura “ragionieristica” che, calpesta i diritti di alunni e loro famiglie, lavoratori e l’intero territorio; La normativa vigente vincola ad una precisa finalità un Convitto annesso , cioè garantire agli studenti del proprio istituto, soprattutto ai fuori sede; Spegne o peggio uccide lo slancio ad un’istituzione scolastica che, per le sue peculiarità che riveste, un ruolo educativo importante in ambito sia locale che regionale; Il Convitto è un presidio sociale e culturale, di un modo di intendere l’educazione come servizio e come formazione del cittadino ed è inammissibile che proprio l’ufficio regionale del MIUR di Basilicata sferri un attacco a una istituzione scolastica tra le piu’ prestigiose , quello ad indirizzo agrario; Non ci sarà un vero e proprio risparmio in quanto tutti gli alunni e tutto il personale occupato dovrà essere collocato in altre strutture; Verranno eliminati anche i servizi ai semiconvittori (ad esempio: ragazzi costretti a fare delle attività pomeridiane, etc.); I convittori iscritti al primo anno che hanno scelto l’indirizzo agrario, saranno costretti a chiedere il nullaosta e trasferirsi ad altro istituto , magari, di altro indirizzo; Quale la destinazione degli altri convittori iscritti al 2°,3°4° e 5° anno?.
I lavoratori che hanno ottenuto la notizia all’ultimo minuto ( 30 agosto) non hanno avuto il tempo di effettuare la domanda di trasferimento (soprannumerari di fatto) dove verranno ad essere collocati. Forse in Istituti dove l’anno prossimo saranno soprannumerari reali?
Un atto che nasconde la volontà precisa di penalizzare il Convitto e l’Istituto agrario richiamando disposizioni “ragionieristiche “per noi inesistenti e applicate in sfregio dei diritti degli alunni e delle alunne, delle famiglie in merito a una scelta educativa precisa , quella dell’indirizzo agrario, nella nostra Regione sempre piu’ bistrattato e mai sostenuto.
Noi chiediamo di promuovere una concertazione con il Miur al fine di derogare sul numero minimo delle iscrizioni e garantire il funzionamento del Convitto e del semiconvitto. Vogliamo, inoltre, sollecitare tutte le istituzioni coinvolte, affinchè tutte le famiglie, che hanno effettuato l’iscrizione dei loro figli al Convitto e all’Istituto Agrario di Lagopesole abbiano una adeguata risposta educativa. Chiaramente non ci sono soltanto posti di lavoro e diritto allo studio da tutelare che possono essere ripristinati con la proroga di un anno dei servizi convittuali e semiconvittuali e mettere una pezza momentanea al tutto, ma c’è la necessità di aprire tavoli di discussione e di confronto per la ricerca di soluzioni integrate e organiche, sulle tante difficoltà di un territorio comunale e provinciale di cui la vicenda del convitto di Lagopesole è emblematica. Infine, diffidiamo quanti pensano di risolvere il “caso” Convitto annesso all’Istituto Agrario di Lagopesole con interventi spot e non organici.
Comitato Per la Riapertura del Convitto annesso all’Ipsasr “G.Fortunato” di Lagopesole