Dema: “Bene la soluzione per la ristrutturazione del debito. Ora serve affrontare il Piano Industriale”
Si è tenuto oggi l’incontro, convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di aggiornare le Organizzazioni Sindacali ed i lavoratori sulle soluzioni da percorrere per evitare la chiusura dei Dema.
Nel corso dell’incontro il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, ha comunicato che sarà attivato un Contratto di Sviluppo (possibile dopo il rifinanziamento di 500 mln di euro previsto dal Decreto Semplificazione) sostenuto da Invitalia che consentirà, attraverso il supporto agli investimenti che saranno promossi dall’azienda, di promuovere un percorso di ristrutturazione del debito e rispondere alle richieste di tutti creditori, compreso l’Inps.
«La Fim Cisl – dichiara il segretario nazionale, Michele Zanocco – considera la soluzione individuata in grado di superare il tema della ristrutturazione del debito dell’azienda e ritiene positiva la soluzione indicata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Riteniamo, altresì, indispensabile avviare il confronto tra azienda, organizzazioni sindacali e rappresentanti dei lavoratori sul Piano Industriale, nella consapevolezza che le ricadute economiche e di mercato, derivate dalla pandemia, stanno condizionando pesantemente in maniera negativa l’intero settore in tutto il mondo. Per noi è fondamentale che il Piano industriale che sarà presentato tuteli l’attuale occupazione attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione ed eviti ogni azioni traumatiche nei confronti dei lavoratori, orientando le attività di Dema verso la crescita e l’adeguamento delle competenze, la corretta focalizzazione degli investimenti, il potenziamento delle azioni commerciali, l’allargamento dei perimetri dei clienti e delle attività, per predisporre azienda e lavoratori alla fase di ripresa (che avverrà consapevolmente nel medio periodo) con la solidità necessaria per affrontare il futuro».
Per la Fim Cisl resta fondamentale il mantenimento dei livelli occupazionali. «Chiediamo che nel Piano industriale di Dema – aggiunge il segretario della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano – sia previsto il recupero anche dei lavoratori Dcm pur attraverso l’inserimento, in questa fase, nel percorso degli ammortizzatori sociali perché, contrariamente, rischierebbero di essere estromessi definitivamente dal mondo del lavoro al termine della Cassa Integrazione straordinaria in corso per cessazione dell’attività».
Entro dieci giorni sarà convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, un nuovo incontro per confermare la soluzione descritta ed avviare il confronto richiesto dalle Organizzazioni Sindacali.