Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-Cige, la nota del presidente della Provincia di Matera, Marrese
Riflessioni e proposte sulla condizione delle comunità italiane all’estero sono state al centro della conferenza permanente Stato-Regioni-Province Autonome-Cige, tenutasi ieri pomeriggio in modalità videoconferenza. A partecipare all’incontro, in qualità di delegato dell’ Upi nazionale, il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, che ha condiviso le principali tematiche in materia con i rappresentanti del Governo nazionale, tra cui il ministro per gli affari regionali e le autonomie Boccia e il sottosegretario con delega per gli italiani all’estero Merlo. In un particolare momento storico che si sta vivendo a livello mondiale, è stato evidenziato l’impegno a tutto tondo da parte di tutte le istituzioni che deve riguardare rispetto alle nuove forme di emigrazione le diverse realtà istituzionali, compresa quella delle Province. “Le comunità italiane all’estero devono continuare a mantenere sempre più forte e intatto il legame con il territorio nazionale, e le Province conservano al loro interno una serie di realtà
territoriali che hanno avuto storicamente forti legami soprattutto al Sud Italia con alcuni paesi esteri, dove la presenza italiana è più importante”, ha sostenuto il presidente Marrese, che ha rimarcato il ruolo fondamentale delle Province nella soluzione delle problematiche degli italiani all’estero.
“Oggi sempre più giovani si trasferiscono all’estero per studiare e spesso non fanno rientro in patria in quanto colgono opportunità lavorative in altri paesi. È necessario definire azioni e strategie mirate a garantire le migliori proposte per questi nostri studenti, che lasciano con coraggio le proprie case e famiglie, per migliorare la loro formazione e trovare sbocchi professionali. Occorre un maggiore coinvolgimento dei territori, ed in tal senso le Province saranno in prima linea al fianco di tutte le istituzioni e non faranno mancare il loro vivo supporto per creare opportunità ai giovani italiani di rientro in Italia”, ha concluso Marrese, che ha auspicato nuove forme di intervento e di collaborazione che vengano legate in maniera diversa alle nuove esigenze.