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Lavoro femminile in Basilicata, avviata indagine negli ordini professionali

Nel rispetto dell’art 15 del D.Lgs 198/06, la Consigliera di Parità della Regione Basilicata, Ivana Pipponzi, sta procedendo alla rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere nel mondo del lavoro.
Al fine di svolgere funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni nel lavoro, la Consigliera ha chiesto la collaborazione degli Ordini professionali degli Avvocati, degli Ingegneri, degli Architetti, dei Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro della Basilicata per conoscere nel dettaglio le situazioni di squilibrio all’interno di ogni singola categoria professionale.
L’iniziativa è legata alla grande crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19 che ha fatto registrare il triste e spiacevole fenomeno di libere professioniste costrette a cancellarsi dai rispettivi ordini professionali, perché nell’impossibilità di pagare le relative tasse d’iscrizione e contributi.
Per tale ragione la Consigliera Regionale di Parità ha chiesto ai suddetti Ordini professionali i dati disaggregati per genere riguardanti le iscritte e gli iscritti alla data del 31 dicembre 2020; i dati relativi alle cancellazioni dai rispettivi Ordini avvenute nell’anno 2020 ed i dati delle iscrizioni avvenute dal 1gennaio al 31 dicembre 2020.
La richiesta è stata estesa anche alla Cassa Nazionale Forense, al fine di potere leggere il dato disaggregato per genere e per territorio, con un focus riferito al reddito delle avvocate nell’anno 2020.
La raccolta dei dati è prodromica all’elaborazione del Report regionali (e poi, nazionali) sul lavoro femminile, istituzionalmente previsto e disciplinato dal Codice sulle pari Opportunità, con l’intento di fare emergere le ineguaglianze e garantire il rispetto del principio di non discriminazione e della promozione della parità e delle pari opportunità per lavoratori e lavoratrici.
“E’ necessario – afferma Pipponzi – porre l’attenzione sul conseguimento di azioni positive per sostenere le donne libere professioniste sotto il profilo della promozione e della realizzazione della parità e delle pari opportunità. Così ho chiesto ai preposti Ordini professionali la massima e tempestiva collaborazione”.

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