San Giustino De Jacobis, protettore dei lucani nel mondo
La commissione missionaria regionale, con grande gioia accoglie la decisione della Conferenza Episcopale di Basilicata di elevare San Giustino de Jacobis a “protettore dei lucani nel mondo”.
Il progetto, sottoposto all’attenzione dei vescovi della Basilicata lo scorso Giugno dal Vescovo Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Ciro Fanelli ,vescovo della diocesi di Melfi -Rapolla-Venosa e dal parroco di San Fele, Don Michele Del Cogliano, ha visto l’approvazione della fase finale del progetto che richiama la missionarietà della chiesa nella figura di un santo, San Giustino De Jacobis, nostro conterraneo, nativo di San Fele. Un santo anticipatore di tutto ciò che sarebbe stato alla base delle odierne tematiche quali intercultura, ecumenismo e mediazione culturale facendosi semplicemente promotore dell’amore di Cristo.
Il progetto ha preso vita per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto delle culture diverse dalla propria, allo sviluppo del senso civico, alla tolleranza, all’accoglienza e soprattutto alla promozione del bene comune.
Tutti questi valori sono la sintesi dell’amore che genera persone nuove e coraggiose, pronte a varcare i confini dell’egoismo.
Già la diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa aveva dato vita a molteplici iniziative per far conoscere la figura del Santo:
-concorsi letterari rivolte alle scuole;
-benedizione della statua da parte di Papa Francesco nell’Ottobre del 2019 nella cui occasione Papa Francesco aveva donato ai sanfelesi parole di incoraggiamento nel saper essere “generosi annunciatori del Vangelo”;
-donazione di una lampada da tenere accesa in tutte le parrocchie della diocesi;
-borsa di studio sulla ricerca della figura di San Giustino in collaborazione con il comune di San Fele e l’Università di Basilicata;
-accoglienza della reliquia del Santo, conservata nella cappella dei Vergini a Napoli, presso la chiesa madre di San Fele per la durata di un mese;
-commemorazione della nascita di San Giustino a livello diocesano il 9 Ottobre a San Fele con la partecipazione di tutta la regione ecclesiastica della Basilicata, del vescovo metropolita Mons. Ligorio e del presidente del consiglio di Basilicata, Dott. Carmine Cicala, con il quale si intraprendeva un percorso fatto di dialogo con le istituzioni in vista del bene comune.
Nell’occasione il parroco ha rivolto l’invito ai Vescovi nel voler far conoscere il santo in tutta la regione ecclesiastica come patrimonio di amore e spiritualità con queste parole:
“Come il santo ha varcato i confini del suo paese natìo, San Fele, cosi noi abbiamo pensato di dare concretezza alla chiesa in uscita che, come ha ricordato Giovanni Paolo II nel messaggio per la giornata Missionaria mondiale nel lontano 1981 -La vitalità di una Chiesa si misura dal suo dinamismo missionario. La missione fa vivere la maturità della fede e la pienezza della cattolicità. Dove essa manca o è debole, si ha una Chiesa incompleta o malata-”
Un modello, dunque, non solo per le nuove generazioni ma anche per i lucani nel mondo che, pur avendo lasciato la propria terra, vivono ancora forte il legame con le origini.
San Giustino de Jacobis ci insegna che l’uomo può essere cittadino del mondo.
Da qui la proposta alla Conferenza episcopale di Basilicata nel promuovere, come patrimonio culturale immateriale della Basilicata, la figura del Santo Lucano compatrono della Basilicata insieme con San Gerardo Maiella istituzionalizzando, a San Fele, la giornata di “San Giustino De Jacobis – protettore degli emigranti e in particolare dei lucani nel mondo” – affinchè intorno a questa figura possano incontrarsi e riconoscersi tutti i migranti, in segno di unità e di appartenenza esplicitando il concetto “il mondo casa di tutti”.
Il tutto sarebbe alla base della promozione e valorizzazione del territorio come sviluppo della cultura turistica e dell’accoglienza in quanto San Giustino incarna il tema missionario di questo nuovo anno “tessitori di fraternità”. Il progetto viene sostenuto anche dalle associazioni dei lucani nel mondo che collaborano attivamente alla diffusione del messaggio di San Giustino de Jacobis.
E’previsto inoltre la creazione di un ponte di solidarietà con l’Etiopia, terra in cui San Giustino si è fermato per evangelizzare, dando vita a un’opera di carità che porterà il nome del Santo lucano, in maniera tale da concretizzare l’amore per i fratelli mettendosi al servizio dei più deboli.
La diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa nella persona del Vescovo Mons. Ciro Fanelli e nella persona del parroco di San Fele Don Michele Del Cogliano, ringrazia vivamente i vescovi lucani per la sensibilità dimostrata e soprattutto per la comunione che porta ad essere un corpo solo in Cristo.