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Lettera aperta di una cittadina materana sulla mattanza di alberi al Parco di Serra Venerdì

Egregio Sindaco Domenico Bennardi,

Egregia Assessora alle Opere Pubbliche Graziella Corti,

Egregia Assessora all’Ambiente e alla Sostenibilità Maria Lucia Summa,

Sono una cittadina materana e scrivo riguardo ai lavori attualmente in corso nel parco di Serra Venerdì.

Prima dell’inizio dei lavori, il parco consisteva di una pineta in cui erano presenti alcune strutture artificiali, prevalentemente lungo il perimetro.
In passato sono stati dunque effettuati interventi la cui idea alla base era, evidentemente, integrare il bosco con il tessuto urbano; tuttavia, alcune delle strutture menzionate non sono mai state completate e tutte versavano in condizioni di degrado e abbandono. 

Al momento i lavori procedono, alcune di esse sono state abbattute e sono stati realizzati dei sentieri pavimentati all’interno dell’area. Il diboscamento ha avuto un impatto notevole, per dirla con un eufemismo. 

Ho iniziato ad interessarmi a questa situazione qualche mese fa. Per raccogliere informazioni ho innanzitutto cercato in internet. Su qualche sito si legge che ” [il parco di Serra Venerdì] finalmente sarà dotato di un’area per il fitness, di uno spazio per lasciare in libertà i cani, mentre sarà ampliata e riqualificata la zona giochi per i bambini e ripristinato il campo da bocce. Sarà inoltre ripensato il sistema esistente di sentieri con l’introduzione di nuove funzioni (percorsi jogging, bike e benessere) e con un’attenzione particolare alle persone con disabilità sensoriali. Sarà infine costruito un punto ristoro.”. 

Quindi ho provato a cercare un contatto con l’amministrazione. Avrei voluto visionare l’atto di progetto, ma a causa dell’emergenza sanitaria in atto non ho potuto accedere fisicamente all’archivio. L’ufficio di competenza mi ha dato il numero interno di una delle personalità responsabili e ho provato, di tanto in tanto, a telefonare, ma non ho ricevuto risposta. Non voglio pensare di essere stata ignorata volontariamente, è probabile che ancora una volta abbia influito la suddetta situazione di emergenza e probabilmente la persona in questione non era presente in ufficio. 
Tutto questo risale a 2-3 mesi fa, quando l’entità dei lavori era decisamente minore. Mi interessava capire quanto pesante sarebbe stato l’impatto da un punto di vista naturalistico e ambientale; sarà quindi chiaro il motivo per cui ho smesso di provare a telefonare: col passare del tempo, la risposta mi è arrivata direttamente dai fatti, dall’evoluzione dei lavori.
 
 
Continuo a non sapere cosa preveda precisamente il progetto, ma temo che non sia questo il punto.

Non affermo che non fosse necessario alcun intervento, sarebbe stato infatti utile ripulire la pineta e riqualificare le strutture esistenti. Ritengo, invece, oltraggioso distruggere parti di pineta per costruirne altre.

In primo luogo, questo degraderà il bosco a parchetto cittadino qualunque, intaccando lo spirito del luogo e perdendo quel senso di equilibrio uomo-natura che era stato originariamente stabilito. Si sta danneggiando irreparabilmente un ecosistema per creare l’ennesima area fitness/picnic, che per giunta, in base alle esperienze già viste, verrà molto probabilmente prima privata di ogni cura e poi abbandonata. Sarebbe forse più sensato investire e ripensare i parchi attrezzati già presenti in città: in ognuno di essi ci sarebbe ampio margine di miglioramento, per quanto riguarda sia le strutture, sia la cura del verde in sé.

A tal proposito, a breve distanza dalla pineta, si trovano il parco Macamarda e il parco del Cimitero Vecchio, in cui sono presenti strutture adibite al fitness e aree di libertà per i cani. Vale quindi nuovamente la pena di chiedersi se fosse necessario sradicare e tagliare alberi e pavimentare il suolo, anziché investire per potenziare quanto già esistente proprio nella stessa zona.

Ho indugiato a inoltrare questa lettera anche perché ho preso atto delle posizioni prese dall’amministrazione riguardo ad altre situazioni, a mio avviso ben più gravi, in cui erano in ballo la tutela dell’ambiente, del territorio e del patrimonio (nello specifico mi riferisco ai lavori nel parco di Murgia Timone). Alla fine ho comunque deciso di farlo perché probabilmente anche un piccolo gesto riguardante una piccola cosa può servire a segnalare l’importanza della natura  per la cittadinanza materana .Spero che l’amministrazione si muova in direzione di una sua maggiore tutela in futuro.

Distinti saluti,

Eliana Luceri

P.S.: Non è stato immediato reperire il numero dell’Ufficio ai Lavori Pubblici, che mi è stato dato all’ingresso del palazzo del Comune dall’usciere in servizio. So che questa amministrazione comunale è attenta agli aspetti comunicativi, suggerirei quindi di fornire alla cittadinanza più informazioni di contatto e rendere il sito più intuitivo.

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