Basilicata, la popolazione censita al 31 dicembre 2019 ammonta a 553.254 unità
La popolazione censita in Basilicata al 31 dicembre 2019 ammonta a 553.254 unità, con una riduzione di 5.333 abitanti (-9,5 per mille) rispetto all’anno precedente e di 24.782 abitanti (-5,5 per mille in media ogni anno) rispetto al Censimento 2011. In merito al 2011, i residenti diminuiscono in tutte e due le province lucane, ma in provincia di Matera il calo è più contenuto. Due lucani su tre vivono in provincia di Potenza, che copre il 65,6% della superficie regionale.
Il comune più popoloso è Potenza, con 66.393 abitanti, mentre quello più piccolo è San Paolo Albanese, con soli 229 abitanti. La struttura per genere della popolazione residente si caratterizza per una maggiore presenza di donne, che sono 281 mila, il 50,8% del totale. L’età media è 45,7 anni contro i 45,2 dell’Italia. Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi superiori alla media nazionale. Tutte le classi di età sotto i 50 anni vedono diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011.
Il comune più giovane è Marsicovetere, nel Potentino, con una età media di 41,8 anni; quello più vecchio è San Paolo Albanese, sempre in provincia di Potenza, dove l’età media è pari a 58,0 anni.
Nel 2019, oltre la metà (59,1%) degli stranieri residenti in Basilicata proviene dall’Europa, il 24,2% è originario di un paese africano mentre i cittadini di Asia e America rappresentano, rispettivamente, il 13,4% e il 3,2% del totale. I cittadini rumeni sono il 38,0% del totale degli stranieri residenti e costituiscono la comunità straniera più numerosa, seguiti da albanesi (9,1%) e marocchini (7,7%). Il 35,3% della popolazione con 9 anni e più ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 16,3% la licenza elementare e il 28,2% la licenza di scuola media. Le persone con un titolo terziario sono il 13,5%. Rispetto al 2011, si dimezza la quota di analfabeti (dal 2,8% all’1,4%) e diminuiscono gli alfabeti privi di titolo di studio (dal 5,8% al 4,5%). Le persone con un titolo universitario e superiore sono aumentate dal 10,6% al 13,5%.
Le persone in cerca di una occupazione sono 41 mila, con un aumento dello 0,9% rispetto al precedente censimento.
Il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di genere. Il tasso di occupazione maschile è al 51,4%, circa venti punti più di quello femminile; il tasso di disoccupazione è pari al 11,6% per gli uomini e al 15,1% per le donne.