Frattura del collo femore operata entro 48 ore: l’Ortopedia del “Di Venere” seconda in Italia con il 97,04%
L’Ortopedia del “Di Venere”, per il sesto anno consecutivo, si conferma ai vertici in Italia per l’intervento chirurgico di frattura del collo del femore entro le 48 ore. Con il 97,04 per cento l’unità operativa diretta dal dr. Vincenzo Caiaffa è al secondo posto tra le oltre 700 strutture italiane censite, dietro solo all’Ospedale di Vittoria (Ragusa) e davanti a istituti specializzati come il “Galeazzi” di Milano, oltre agli ospedali pugliesi di Castellaneta e Brindisi, anch’essi tra i primi dieci a livello nazionale. I dati sono stati resi noti il 1° marzo scorso a Roma, durante la presentazione del Rapporto annuale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Age.Na.S.), alla quale ha partecipato il ministro della Salute Roberto Speranza.
Il Rapporto illustra i dati del 2020 riferiti alle attività del 2019, anno in cui l’Ortopedia del “Di Venere” ha eseguito 181 interventi per frattura del collo del femore. «Si tratta di un indicatore dell’efficienza delle unità operative come la nostra – spiega il dr. Caiaffa – ma è soprattutto la riprova dei risultati ottenuti in termini di minori conseguenze degli interventi e di velocità di ripresa del paziente che, va ricordato, è nella maggior parte dei casi fragile e molto anziano. Intervenire con questa rapidità vuol dire evitare le complicanze da allettamento, che vanno dalla congestione cardiopolmonare alle piaghe da decubito, ma anche restituire qualità della deambulazione e quindi della vita a persone che hanno subito traumi, legati a cadute, incidenti o altre patologie. Risultati che sono il riflesso del lavoro e dell’impegno di tutti i nostri professionisti e operatori sanitari».
L’Ortopedia e Traumatologia continua il suo percorso di miglioramento, con l’utilizzo di nuove tecnologie come il navigatore virtuale, l’impiego di materiali e strumentazioni modernissime. «Il fattore umano – rimarca Caiaffa – è ancora fondamentale, assieme ad un ospedale che funzioni beni in ogni sua articolazione, perché al fianco delle competenze ed esperienze delle équipe chirurgiche, c’è bisogno dell’impegno degli infermieri di sala operatoria e di reparto, essenziale per restituire il carico precoce al paziente».
Anche dal punto di vista organizzativo, la recente attivazione del Dipartimento di Ortopedia, di cui è direttore lo stesso Caiaffa, è un ulteriore passo in avanti nel settore ortopedico e traumatologico: «Nella nostra ASL sono presenti sette ortopedie – sottolinea Caiaffa – oltre al Di Venere, San Paolo, Monopoli, Altamura, Putignano, Molfetta e Corato e, per quanto riguarda l’intervento chirurgico al collo del femore entro 48 ore, si attestano quasi tutte con uno standard di oltre il 70 per cento, con punte del 77 al San Paolo e oltre l’80 per cento ad Altamura e Putignano. Il Dipartimento è uno strumento utile non solo per organizzare meglio le risorse, ma soprattutto per innescare il circuito virtuoso della circolazione in rete di esperienze e competenze: un ottimo modo per far crescere il livello medio di ogni struttura e delle diverse professionalità». Performance confermate nel rapporto Agenas, dove le Ortopedie della ASL Bari sono, a livello pugliese, stabilmente tra le prime quindici su oltre quaranta unità operative, con il “Di Venere” primo in assoluto