La situazione delle royalties lucane finisce in mondovisione
“C’è stato bisogno di ‘Striscia la notizia’ per far sapere a tutta l’Italia che le royalties sul petrolio così basse, persino più basse di Paesi in via di sviluppo notoriamente super sfruttati dalle compagnie petrolifere internazionali, ha una vergognosa responsabilità politica solo ed esclusivamente riconducibile alle Giunte Regionali che si sono alternate dal 1998 ad oggi”. E’ il commento di Filippo Massaro, presidente del CSAIL, che è stato il protagonista del servizio trasmesso ieri nella trasmissione “Striscia la notizia”, in quanto ha sollecitato l’interessamento della redazione del programma di Canale 5, alla quale esprime il più vivo ringraziamento.
“Tutta l’Italia – aggiunge Massaro – ci sta ridendo dietro. Ne abbiamo riscontro attraverso le mail che ci giungono al nostro sito e al blog di discussione che teniamo sempre aperto (www.csail.it). In tanti ci chiedono e si chiedono come sia possibile, e come una percentuale di royalties da Terzo Mondo sia conciliabile con il Memorandum d’Intesa sul petrolio appena siglato da rappresentanti di Regione e Governo, e se invece non era più utile prima procedere ad un adeguamento della percentuale delle royalties concesse (bontà loro) dall’Eni alla Basilicata e dopo all’intesa con il Governo. Sarebbe stato questo il modo migliore per far pesare gli interessi delle nostre comunità contando su un fondo finanziario di investimenti decisamente più consistente dell’attuale. Per il CSAIL, che da sempre ha sostenuto questa battaglia, collegata a quella dell’installazione di contatori sui barili di greggio effettivamente estratti, di un’inchiesta rigorosa sul trasporto del greggio da Taranto in Turchia e a favore dell’istituzione della ‘Zona Franca Val d’Agri-Sauro’,
si tratta di una buona affermazione dell’iniziativa popolare e civile tra l’opinione pubblica del nostro Paese, oltre che di caloroso incoraggiamento a continuare la battaglia. Un colpo sicuramente inferto all’immagine del Governatore-sceicco, che ha avuto carta bianca dal Consiglio Regionale di gestire la trattativa. Un colpo all’apparato dell’ufficio stampa di regime che non perde occasione per esaltare le doti soprannaturali del Governatore, e che è stato sonoramente smentito da una trasmissione che ha testimoniato, come stanno facendo del resto da anni i giornali regionali, che non si può coprire la verità dei fatti. E allora perché l’ufficio stampa di regime non chiede alla redazione di “Striscia la Notizia” di replicare alle affermazioni di fonte Eni?. Indubbiamente non abbiamo fatto una bella figura, ancora una volta, la Basilicata appare terra di ‘fessi’. I politici lucani che contano, che hanno dignità politica ed il potere di far cambiare idea in modo da portare ai tavoli nazionali il ‘Caso Basilicata’, dovrebbero rassegnare le dimissioni per totale incapacità politica”.