Il Rally della Val D’Orcia mette a dura prova la Casarano Rally team che si riscatta allo slalom torre del mito dove incamera otto vittorie di categoria
E’ stato un fine settimana dai due volti quello appena trascorso per la Scuderia Automobilistica Casarano Rally Team: a un Rally della Val d’Orcia che si è rivelato più complicato del previsto e avaro di soddisfazioni, ha fatto da contraltare uno Slalom Torre del Mito dove invece non sono mancati i riconoscimenti, le gradite conferme e soprattutto la crescita decisa delle “giovani leve”.
Sulle colline senesi, nella terza tappa del Challenge Raceday Terra, erano in gara su due vetture di classe R5. messe a disposizione dalla Step-Five Motorsport, Francesco Fanari in coppia con David Castiglioni su Volkswagen Polo GTi e Luigi Bruccoleri con Ilaria Rapisarda su Skoda Fabia Evo. Per entrambi gli equipaggi la gara si è rivelata difficile da interpretare per via degli inconvenienti accusati in tema d’assetto che ne hanno poi inevitabilmente condizionato il proseguo e il risultato finale. C’è comunque da sottolineare che la competizione toscana oltre a rivelarsi particolarmente ostica era comunque ricca di equipaggi di indiscusso valore.
Per la seconda volta alla guida della potente millesei della casa di Wolfsburg, Francesco Fanari non è riuscito a esprimersi sui suoi tempi. Ha lottato per tutta la gara nel tentativo di trovare il giusto compromesso che gli permettesse di migliorare il set up della Polo R5. La perfetta soluzione d’assetto adottata per lo shakedown, non si è rivelata altrettanto efficace in gara con una vettura che non gli permetteva di scaricare a terra tutta la potenza del suo motore. Per di più sulla prova d’apertura, ha subito un ulteriore rallentamento derivato dalla polvere alzata da un concorrente che lo precedeva, incappato in un “fuori programma”, che ne ha limitato la visibilità. Ad ogni assistenza si è lavorato costantemente per consentire al forte pilota umbro di trovare maggior feeling con la vettura. I tempi nell’arco della giornata sono migliorati nei vari passaggi ma non al punto da poter incidere in maniera decisa in classifica. Per il driver di Foligno il Val d’Orcia 2021 passa quindi in archivio con una prestazione decisamente non in linea con i suoi consueti piazzamenti, prestazione che lo ha portato a chiudere la gara in diciannovesima posizione assoluta ottavo tra gli iscritti al Raceday e sesto di raggruppamento B. Un risultato che proprio in ottica Raceday si traduce, quando manca un solo appuntamento al termine, nella perdita di due posizioni nella classifica assoluta (passa al quarto posto) e di una nella graduatoria di raggruppamento (scende al terzo).Prestazione all’insegna del divertimento invece per l’agrigentino Luigi Bruccoleri tornato in gara insieme alla corregionale Ilaria Rapisarda. Senza alcuna pretesa di classifica, ma con l’obiettivo dichiarato di accumulare esperienza con il fondo del percorso, il driver siciliano ha improntato la sua gara sulla costanza, senza mai eccedere. Nonostante anche lui abbia lamentato qualche problema d’assetto alla vettura, ha navigato per tutta la gara nelle posizioni di metà classifica riuscendo a migliorare di passaggio in passaggio i propri riscontri cronometrici.
Pilota meglio piazzato in classifica assoluta si conferma per il secondo anno consecutivo sulle medesime strade, il casaranese Cosimo Antonio Sergi che a bordo della sua Fiat 126 Proto, realizza il suo miglior crono nella terza manche che gli vale la settima posizione in classifica assoluta, risultando anche vincitore in solitaria del gruppo E2 Silhouette e della classe 1.150. Vincitore di classe è anche Matteo Carra che per la prima volta alla guida della Renault Clio S1600, si impone sia nella A1600, sia nella classifica riservata agli Under 23 chiudendo sedicesimo assoluto e quarto tra le vetture preparate. Un problema alla coppa dell’olio non gli ha consentito di effettuare la manche conclusiva. La sua miglior prestazione rimane quella colta nella seconda manche dove si migliora di oltre due secondi. Staccato di due posizioni in classifica assoluta si piazza Francesco Marotta su Peugeot 106 che vince in solitaria la classe S5 giungendo secondo nel gruppo Speciale Slalom. Anche per lui il tempo più basso è quello siglato nel corso della seconda manche di salita. Con oltre due secondi di distacco Michele Serafini a bordo della sua Renault Clio Rs si impone nella graduatoria di gruppo N facendo sua di conseguenza la classe 2000. Il miglior tempo di manche lo sigla sul terzo passaggio ed è il riscontro che gli consente di piazzarsi al diciannovesimo posto nella generale. La manche conclusiva è quella buona anche per Simone Faiulo che alla guida della Peugeot 106 s16 si aggiudica in solitario la N1600 salendo sul terzo gradino del podio nella classifica di gruppo e giungendo alle spalle di Carra in quella riservata agli Junior. Sempre tra gli Under 23, chiude terzo Andrea Pisacane in gara sulla Peugeot 206 Rc. Dopo aver preso le giuste misure nelle prime due manche, il giovanissimo figlio d’arte stacca il tempo di classifica in gara 3 chiudendo terzo anche nella classe N2000, quarto nella classifica di gruppo e ventiquattresimo assoluto. Alle spalle del giovane pilota leccese, in tutte e quattro le graduatorie citate si piazza, staccato di meno di sei decimi Mattia Primoceri su Renault Clio Williams che si migliora notevolmente nella manche conclusiva. Vittoria di gruppo tra le Racing Start Plus per Antonio Branca che vince in solitaria anche la classe 1.4 chiudendo in trentesima posizione assoluta e realizzando il suo miglior riscontro cronometrico nella manche inaugurale. Alle spalle di Branca nella classifica di gruppo e trentatreesimo assoluto si piazza Massimiliano Pezzuto su Ford Ka Plus che si aggiudica il primato in classe Rs Cup per soli nove centesimi di secondo sul figlio Nicolò (trentacinquesimo nella generale), anche lui alla guida della vettura dell’ovale blu che è abitualmente in uso nel Challenge Ford Mpm in pista. Le migliori performance per la “Pezzuto family” sono quelle ottenute nella terza e conclusiva manche, la stessa che ha permesso a Ubaldo Castrioto su Opel Corsa Gsi 16v, di migliorare il suo precedente best time di quasi due secondi. Il 67enne pilota di Matino ha ultimato la gara in quarantottesima posizione assoluta e al sesto posto di classe Racing Start 1.6. A chiudere il nutrito plotone della Casarano Rally Team Luca Finguerra con un’altra Opel Corsa ma nella versione precedente, che completa le sue fatiche di giornata cogliendo il cinquantaduesimo posto assoluto e il secondo di classe A1600. Il suo miglior riscontro cronometrato l’ottiene nella seconda manche dove è riuscito a migliorarsi di quasi quattro secondi.In contemporanea al Rally della Val d’Orcia si è disputata a Porto Badisco, località balneare della costa adriatica salentina, la seconda edizione dello Slalom Torre del Mito, dove la squadra diretta da Pierpaolo Carra ha schierato dodici suoi portabandiera che si sono tutti egregiamente fatti onore nelle rispettive classi di appartenenza. La gara, che in molti hanno deciso di affrontare in preparazione al Rally Città di Casarano in programma tra tre settimane, ha confermato ancora una volta l’ottima prestazione della compagine casaranese che ha chiuso seconda tra le scuderie e che ha piazzato un pilota nella top ten, ponendo le mani su sette trofei destinasti ai vincitori di classe, monopolizzando la classifica giovani, primeggiando in tre graduatorie di gruppo e cogliendo anche due secondi posti e un terzo di classe.
Nelle fotografie allegate (di PhotoZini): Francesco Fanari e David Castiglioni su Volkswagen Polo GTi R5 in azione al 12°Rally della Val d’Orcia e (Di Luciano De Marianis): Cosimo Antonio Sergi su Fiat 126 Proto E2 Silhouette 1.1560 al 2°Slalom Torre del Mito.