CronacaPuglia

Seni rifatti a spese dei cittadini

In sette dovranno comparire il prossimo 18 maggio d’avanti al gup del Tribunale di Taranto, quattro medici, il direttore sanitario, il responsabile amministrativo di tre anni fa della clinica privata tarantina e il responsabile di un ufficio della Azienda sanitaria locale.

Tutto iniziò nel 2008 con operazioni di chirurgia estetica al seno spacciate per interventi relativi a patologie gravi. E così il conto, oltre alle pazienti ignare di tutto, lo pagava anche la Asl e di conseguenza i cittadini. All’epoca quattro persone finirono agli arresti domiciliari in una operazione condotta di carabinieri del Nas e coordinata dal sostituto procuratore Salvatore Cosentino. I quattro furono ritenuti i responsabili di una truffa ai danni dello Stato, costata ben oltre trecentomila euro.

Dei banali interventi di aumento o riduzione del seno sarebbero stati catalogati come operazioni d’urgenza, ad esempio casi di tumore alla mammella, o altre patologie simili. In questo modo non solo veniva intascato il rimborso dell’azienda sanitaria locale, ma anche la cifra, dai quattro agli ottomila euro, che le pazienti avevano già regolarmente pagato. A far partire le indagini fu la denuncia di una paziente rimasta insoddisfatta dopo l’intervento pagato a caro prezzo e malriuscito effettuato nella clinica. Da quella denuncia i carabinieri del Nas continuarono le indagini rilevando le discrepanze tra l’intervento estetico a cui la donna si era sottoposta e quanto attestato dalla casa di cura. E così fecero venire a galla il raggiro ai danni delle casse della sanità pubblica.

Ora i sette professionisti rischiano il rinvio a giudizio per truffa.

Mariateresa Cotugno

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