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“Earth Day 2021” e il lavoro del futuro

“Secondo il wef, word economic forum,  circa il 60% dei bambini che frequenta le elementari, farà un lavoro che oggi non esiste. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, sta correndo così velocemente che alcune skills, soprattutto ingegneristiche, hanno una vita media che varia da i 2 ai 5 anni. La partita in gioco è quella dell’apprendimento continuo, di avere una forte cultura all’interno dell’organizzazione aziendale.

Qualche anno fa,  Warren Bennis disse che la fabbrica del futuro avrebbe avuto solo due dipendenti, un uomo e un cane. L’uomo per dar da mangiare al cane e il cane per controllare che l’uomo non toccasse le macchine. A distanza di anni, possiamo, tranquillamente, dire che, l’utilizzo della tecnologia ha garantito occupazione e, in alcuni casi anche il rientro in Italia di alcune produzioni. La fabbrica avrà, sempre di più, nel suo organico, lavoratori competenti che interagiscono con le macchine. Dobbiamo essere pronti ad uscire dal classico schema di lavoro, ovvero lavoro autonomo o lavoro dipendente, per aprirsi al nuovo lavoro, la vera sfida per le  Istituzioni e il sindacato, un mix per garantire tutele e competitività, con una continua formazione. La pandemia, in Italia ha accelerato il cambiameto, entrando, così, nell’ottica che non si va a lavoro ma, si fa un lavoro.

Lo Smart working, ben regolamentato, significa abbattimento di barriere e luoghi con un netto miglioramento della conciliazione vita lavoro. Lo Smart working è green. Nessuno ha mai vinto la battaglia contro il progresso, il futuro sta nella capacità di governare il cambiamento”.
Gerardo de Grazia Fismic Confsal

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