Arresto ex sindaco di Foggia, il suo avvocato difensore chiede più tempo per “leggere le carte”
“C’è bisogno di più tempo”. Sono le parole dell’avvocato di Franco Landella, Michele Curtotti, rivolte al Gip del Tribunale di Foggia, per poter leggere tutte le carte a disposizione e costruire l’arringa per il suo assistito. Oggi si sarebbe dovuto svolgere l’interrogatorio di garanzia, e l’ex sindaco avrebbe dovuto sciogliere la riserva sulle dimissioni, se confermarle oppure rientrare in gioco com’era anche nelle previsioni fino a qualche tempo fa.
I tempi dell’inchiesta appaiono stretti; secondo la difesa, i fatti contestati meritano un’analisi più approfondita, occorre soffermarsi sui personaggi coinvolti che costituiscono per la Procura fonte di prova. Tra le anomalie riscontrate dagli avvocati dell’ex sindaco foggiano le accuse fatte dall’ex consigliere comunale Leonardo Iaccarrino che in carcere avrebbe rivelato la colpa delle accuse rivolte a Landella.
Altra anomalia, secondo il difensore dell’ex sindaco, la descrizione che emerge dell’ufficio di gabinetto e del presunto ruolo di “spartitrice di mazzette” avuto dalla moglie di Landella. Riguardo all’altro filone, i 32mila euro che sarebbero stati versati dall’imprenditore Tonti a Landella, mi risulta che l’imprenditore chiamato in causa non sia mai stato ascoltato