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Inter campione d’Italia. Spezzato il dominio bianconero. E ora?

L’Inter ha vinto lo scudetto, mettendo fine a nove lunghi anni di dominio della Juventus. Tuttavia, la poca chiarezza sul futuro della società potrebbe portare alla perdita di Conte, del management e dei top player.

 La Serie A non è più ai piedi della Juventus. Approfittando del pareggio dell’Atalanta con il Sassuolo, l’Inter si è matematicamente laureata campione d’Italia con quattro giornate di anticipo. Per i nerazzurri, guidati oggi da Antonio Conte, si tratta del 19esimo scudetto, arrivato a 11 anni di distanza dall’ultimo, quello conquistato nel corso della stagione 2009/10, quando in panchina sedeva José Mourinho (il prossimo allenatore della Roma).

E se da una parte Milano ride – con l’altra squadra cittadina, il Milan, sempre più vicina al traguardo nella corsa Champions – dall’altra Torino piange. Del resto, prima o poi doveva succedere che lo strepitoso ciclo-Juve arrivasse al capolinea, dopo ben nove anni di successi (nove scudetti, due finali di Champions e nove titoli nazionali tra Coppa Italia e Supercoppa). C’è da dire che i bianconeri sono stati protagonisti di una stagione a dir poco fallimentare. Manca poco ormai alla fine del campionato, e con appena due turni rimasti da giocare, da quinti in classifica rischiano di perdere il treno che porta all’Europa che conta. E neanche i bookamaker sembrano avere molta fiducia nella corsa Champions League dei bianconeri, come si può constatare dalle quote scommesse sportive su 888 sport.

I progetti di Suning per il 2021

Come prevedibile, il popolo nerazzurro ha festeggiato la conquista dello scudetto (scatenando anche qualche sentita polemica sugli assembramenti). E la proprietà si è messa al lavoro in vista della prossima stagione. Suning sta cercando di accordarsi con un fondo che dovrebbe finanziare il club con un prestito ponte di 250 milioni di euro, nell’ottica di un progetto di investimento comunque orientato alla prudenza a causa dei debiti e delle perdite causate della pandemia.

Dal prossimo campionato, il marchio Pirellli non sarà più presente sulle divise nerazzurre. L’obiettivo di Suning è quello di guardare al mercato asiatico e arrivare a uno sponsor che stacchi un assegno da almeno 25 milioni all’anno.

Tra il finanziamento, le entrate provenienti dall’accesso in Champions League in qualità di campione d’Italia (stimate in 50 millioni di euro circa) e gli incassi provenienti da un nuovo sponsor di maglia, nelle tasche dell’Inter dovrebbero arrivare almeno 300 milioni di euro.

Il futuro dell’Inter da Conte ai giocatori

Nonostante la vittoria e i progetti di Suning per la prossima stagione, i programmi futuri dell’Inter sono ancora incerti. Il prestito da 250 milioni di euro dovrebbe servire a coprire le urgenze, come il pagamento degli stipendi arretrati. E non sarebbe certo sufficiente a coprire le spese del nuovo mercato.

Zhang, il presidente di Suning, ha addirittura chiesto a giocatori, dirigenti e allenatore di rinunciare a due mensilità per la stagione in corso al fine di far fronte alla crisi economica causata dalla pandemia. Nessuno degli interpellati, tuttavia, ha accolto la proposta, ribadendo la volontà di ricevere quanto gli spetta.

Stando così le cose, potrebbe essere in bilico anche il futuro di Conte all’Inter. Il tecnico, che non avrebbe intenzione di lasciare la squadra o di andare ad allenarne un’altra, rimarrebbe a Milano soltanto con la garanzia di avere a disposizione una rosa di calciatori competitiva. Conte, in poche parole, vuole restare. Ma vuole restare per vincere.

Se Conte e Zhang non trovassero un accordo e l’allenatore decidesse di lasciare, anche molti calciatori ugualmente affamati di vittoria potrebbero chiedere di essere ceduti. E lo stesso destino, con ogni probabilità, toccherebbe all’amministratore delegato Giuseppe Marotta. Una stagione positiva rischierebbe quindi di trasformarsi nell’inizio di un periodo di difficoltà.

Conclusioni

Archiviata la vittoria dello scudetto, il futuro dell’Inter dipenderà dalla permanenza di Conte. Se la proprietà non sarà in grado di trovare le leve economiche per garantire la competitività della squadra in Italia e in Europa, l’intero progetto nerazzurro rischierebbe di fallire.

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