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Matera: Ordine del giorno votato all’unanimità nel Consiglio comunale aperto sulla condizione del “Madonna delle Grazie” 

“Ridare centralità allo sviluppo dell’ospedale Madonna delle Grazie superando la logica dell’ospedale unico regionale. La nascente facoltà di Medicina non deve vedere esclusa la città di Matera”: è un passaggio dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale aperto che si è svolto questa mattina nell’aula magna dell’istituto tecnico industriale “Pentasuglia”.

Il documento approvato da tutti i consiglieri comunali presenti investe il sindaco e la giunta di tutte le azioni da mettere in atto per il “Diritto alla salute e alla sanità nel territorio del Materano”.

Nel corso del dibattito in Consiglio sono intervenuti anche l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, i consiglieri regionali Vincenzo Acito, Giovanni Perrino, Roberto Cifarelli e Luca Braia, i sindaci di Pisticci, Stigliano e Irsina, oltre al presidente della Provincia, Piero Marrese.  Ai lavori ha partecipato anche il dottor Angelo Andriulli, che ha illustrato un’analisi sulla rete ospedaliera della Basilicata, basandosi sui dati del ministero della Salute.

“E’ un fatto estremamente positivo che il Consiglio comunale si sia ritrovato unanime e concorde sulle iniziative da mettere in atto per evitare il ridimensionamento dell’ospedale Madonna delle Grazie”, ha affermato il sindaco, Domenico Bennardi.

Bennardi ha ripercorso le tappe che hanno portato al Consiglio comunale odierno, evidenziando come “il tema della sanità sia stato costantemente al centro dell’attenzione dell’Amministrazione comunale sin dal mese di ottobre, raccogliendo l’allarme che proveniva dagli stessi settori della sanità, dalla Fials e dai cittadini per l’emergenza provocata dal Covid 19 che faceva registrare un aumento dei ricoveri e condizioni sempre più precarie e incerte all’interno del nosocomio materano”.

“Una situazione talmente preoccupante – ha aggiunto il sindaco – da spingermi a scrivere all’allora presidente del consiglio, Giuseppe Conte, per segnalare le carenze del piano di riordino del sistema sanitario regionale e come l’ospedale Madonna delle Grazie sia stato progressivamente svuotato di capacità organizzative e decisionali. C’era addirittura il rischio che il territorio materano subisse le pesanti conseguenze di un iniquo riordino del Sistema sanitario regionale che avrebbe potuto causare la soppressione delle Unità operative complesse di Geriatria, Chirurgia vascolare e Chirurgia plastica: soltanto un intervento in extremis della Conferenza dei sindaci ha rimandato, e non cancellato, queste conseguenze”.

Di seguito si riporta il testo dell’ordine del giorno approvato.

Premesso che:

  • II sistema sanitario della Regione Basilicata è interessato da un processo di riorganizzazione.
  • La pandemia ha afflitto la comunità negli ultimi due anni ed ha acuito le problematiche socio-sanitarie ed assistenziali;
  • I presidi sanitari per rispondere all’emergenza covid-19 hanno trascurato l’erogazione dei percorsi diagnostici e di cura di base;
  • La Città di Matera e la sua provincia registrano un’emigrazione sanitaria crescente in particolare verso la Puglia;
  • La domanda di servizi socio-sanitari ed assistenziali della provincia di Matera è in crescita anche in ragione della sempre maggiore presenza di cittadini non residenti;
  • La valutazione della attuale situazione strutturale del sistema sanitario, così come emerge dall’analisi dei dati del Ministero della Salute, elaborati dal Rapporto “Check-up della Rete Ospedaliera della Regione Basilicata” del Circolo la Scaletta presentato e discusso nella assise odierna alla presenza dell’assessore Leone, e dei Consiglieri regionali intervenuti, evidenzia una differenziazione tra le due province che richiede una specificità delle risposte amministrative da fornire;
  • Che occorre prendere atto di tale differenziazione per definire in modo puntuale una risposta politica in termini di soddisfacimento dei bisogni sanitari;
  • Che le risposte amministrative che si definiranno devono chiarire prioritariamente la visione strategica complessiva nell’ambito della quale visione definire le proposte;
  • Che le risposte amministrative che si auspica possano determinarsi a seguito del confronto che si avvia in data odierna a vantaggio dei cittadini siano orientate all’incremento della qualità della cura;
  • Che il tema della sostenibilità economica dell’intero sistema sanitario regionale sia supportato da un sistema sanitario attrattivo che migliori il saldo passivo in termini di migrazione sanitaria.

Considerato che:

  • L’ospedale di Matera “Madonna delle Grazie” sta vivendo un progressivo depauperamento di risorse umane e tecnologiche con una drastica riduzione della capacità di offrire servizi specialistici e una pronta risposta alla domanda di salute dei cittadini della Provincia di Matera

Impegnano Sindaco e Giunta

  1. A convocare periodicamente l’Assemblea dei Sindaci per raccogliere e coordinare le istanze della provincia di Matera in relazione al riordino del sistema sanitario regionale e alla definizione del Programma Sanitario Regionale;

A convocare periodicamente un audit clinico per controllare e monitorare la qualità del sistema e del servizio sanitario

  1. A definire un raccordo istituzionale permanente con la Regione Basilicata affinché si mettano in atto tutte le azioni utili a:

3.1. Potenziare e qualificare dal punto di vista organizzativo, sanitario, tecnologico ed assistenziale l’ospedale di Matera “Madonna delle Grazie” in relazione ad una strategia di riorganizzazione sanitaria regionale e di equa distribuzione delle risorse economiche;

3.2. Destinare in modo prioritario le risorse del PNRR per il superamento dei disequilibri dell’offerta socio-sanitaria ed assistenziale delle due province;

3.3. Ridare centralità allo sviluppo dell’ospedale di Matera superando la logica dell’ospedale unico regionale. A tal proposito la nascente facoltà di medicina nella città di Potenza non deve vedere esclusa la città di Matera;

3.4. Garantire la massima trasparenza e partecipazione nel processo e verifica del riordino della sanità regionale che non può vedere i territori soggetti passivi di scelte verticali non condivise.

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