Incendio discarica La Martella, l’assessore regionale Rosa: “Mettere in sicurezza il sito”
“A seguito delle attività di pronto intervento messe in campo dalla Regione Basilicata presso la discarica di rifiuti del Borgo La Martella, a Matera, colpita da un vasto incendio, è possibile definire un primo quadro della situazione relativamente all’inquinamento ambientale che non desta, a giudicare dalle prime analisi effettuate immediatamente, particolare gravità o preoccupazioni. Per quel che riguarda le centraline di rilevamento fisse, tutti i valori dell’aria rientrano nella norma tranne i valori registrati di C6H6 (Benzene) dalle ore 01:00 del 04/08/2021 alle ore 14:00 del 05/08/2021 risultati molto superiori rispetto ai valori che mediamente sono registrati dalla stazione: in particolare si evidenzia un picco di circa 26 µg/m3 alle ore 05:00 del 05/08/2021 con valori mediamente superiori a 5 µg/m3 dalle ore 01:00 alle ore 14:00 del 05/08/2021. Si precisa che il limite di 5 µg/m3 previsto dalla normativa è un valore medio annuale e quindi non confrontabile con i dati registrati. Lo stesso andamento si registra per Toluene, Etilbenzene, P- Xilene, O-Xilene e M-Xilene per i quali non ci sono limiti normativi. Tranne i valori di NMHC (Idrocarburi non metanici) che dalle ore 01:00 del 04/08/2021 alle ore 14:00 del 05/08/2021 sono risultati superiori – si evidenzia un picco di 518 µg/m3 intorno alle ore 04:00 del 05/08/2021 e con valori che si mantengono mediamente intorno ai 300 µg/m3 fino alle ore 14 del 05/08/2021 (ultimo dato osservato e validato) – rispetto ai valori che mediamente sono registrati dalla stazione”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, nel Consiglio regionale odierno dopo aver consultato i tecnici ed i dirigenti del Dipartimento che fin dai primi momenti dell’incendio stanno monitorando la situazione.
“Tutti i dati rilevati dalle centraline fisse sono pubblicati sul sito, mentre i dati del mezzo mobile saranno resi noti in giornata. Presumibilmente lunedì prossimo saranno resi noti i dati relativi alle diossine grazie al centro di analisi di Taranto. Con i tecnici e dirigenti del Dipartimento – aggiunge Rosa – abbiamo poi articolato una relazione dove sono indicati i prossimi passi da intraprendere. In particolare, dopo l’intervento dei pompieri e terminate le indagini di polizia, che verranno eseguite per stabilire le cause dell’incendio, i passi da intraprendere da parte del titolare dell’AIA (Comune di Matera) e di concerto con il Dipartimento Ambiente (Ufficio Compatibilità Ambientale e Ufficio Prevenzione e Controllo) potrebbero essere i seguenti: a) garantire l’inaccessibilità a terzi dell’area interessata dall’incendio; b) Classificazione dei rifiuti analitica, sia per definirne le eventuali caratteristiche di pericolosità che per le per le successive fasi di smaltimento/recupero”.
“I rifiuti non combusti – continua l’Assessore all’Ambiente – che siano classificabili a vista e siano palesemente non pericolosi e comunemente gestibili (es. pneumatici fuori uso, mobili, materassi etc.) potranno essere rimossi tramite ditta autorizzata. Per i rifiuti che non siano classificabili a vista, ovvero combusti, dovrà essere allestita un’apposita area di cantiere, tramite ditta autorizzata, per la esecuzione in sicurezza delle operazioni di separazione, campionamento e rimozione. Conseguentemente al fine di salvaguardare i terreni confinanti e la falda si procederà ad effettuare Indagini geoelettriche per la verifica della continuità dei teli di discarica interessati dal rogo e quindi l’identificazione della presenza di eventuali fori o comunque interruzioni della continuità del manto isolante. Intanto il monitoraggio durerà per almeno un mese. Dal canto nostro continueremo a informare i cittadini nella massima trasparenza”.
“I lavori previsti per la discarica dovranno per forza di cosa essere rimodulati e questo evento impedirà che la bonifica termini nel 2022. Ci sarà un inevitabile rinvio, purtroppo. A ogni modo voglio ringraziare – conclude Rosa – i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e, in particolare, tutto il personale del Dipartimento che con grande impegno hanno seguito e stanno ancora seguendo da vicino il monitoraggio dell’ambiente per dare sicurezza e tranquillità alla comunità materana”.