La Rimbamband nei festeggiamenti dei 25 anni del Festival del Cabaret
Martedì 24 agosto nell’atrio Ateneo Bruni di Martina Franca (Ta) si terrà l’esibizione della Rimbamband all’interno dei festeggiamenti in occasione dei 25 anni del Festival del Cabaret “Città di Martina Franca”, manifestazione giunta a un quarto di secolo si terrà nella stessa
location durante il prossimo fine settimana. In attesa della storica tre giorni l’associazione culturale Sirio, organizzatrice e ideatrice, ha pensato di proporre degli appuntamenti per celebrare l’importante traguardo raggiunto.
Raffaello Tullo in voce e alle percussioni, Renato Ciardo alla batteria, Nicolò Pantaleo alla tromba, Francesco Pagliarulo al pianoforte e Vittorio Bruno al contrabbasso proporranno il proprio “The veri veri best of” uno show che sarà formato da alcuni dei più simpatici sketch dei 4 spettacoli realizzati dal gruppo nei loro 15 anni di attività, con un filo logico.
“ Noi siamo cinque – ha spiegato Renato Ciardo e ognuno di noi ha la propria personalità. Siamo cinque rimbambiti, ognuno con la sua particolarità. Mettiamo le nostre caratteristiche a servizio della risata e in questo momento più che mai non vediamo l’ora di vedere il sorriso sui volti del nostro pubblico”.
Insieme dal 2006 i componenti di questo divertente gruppo mixano tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo, dalla musica al mimo, passando per la clowneria, il tip tap, il teatro di figura, il rumorismo, la fantasia teatrale e le parodie, con ritmo serrato ed energia travolgente. Grazie a queste qualità la Rimbamband ha avuto ben presto la possibilità di esibirsi in palcoscenici importanti e ha ottenuto notevole visibilità a livello nazionale. Importante è stata la collaborazione con Maurizio Costanzo in varie situazioni tra cui il programma televisivo “Stella”, in onda su Sky Vivo nel 2007, nel “Maurizio Costanzo Show”, registrato al teatro Morgana di Roma, ex Brancaccio, in onda sulle reti Mediaset e nello spettacolo teatrale “ Il poeta straniero, ovvero straniero Ugo poeta”.