Raro esemplare di olivo bianco a Picciano per la Giornata nazionale del creato
Un raro esemplare di olivo dai frutti bianchi anziché verdi, conosciuto anche come “l’albero della Madonna”, sarà piantato sul colle del Santuario di Picciano a Matera.
L’iniziativa si inserisce tra quelle promosse, anche a livello europeo, nel periodo che va dall’1 settembre al 4 ottobre, festa di San Francesco e denominato “Tempo del creato” proprio in ricordo del Poverello di Assisi.
Il primo settembre ricorre in Italia la 16° Giornata nazionale per la custodia del Creato, una celebrazione indetta dalla CEI per richiamare l’attenzione sull’urgenza di contrastare il degrado socio-ambientale, reso più drammatico dai recenti fenomeni pandemici.
L’obiettivo è anche quello di favorire l’adozione di nuovi stili di vita nella ricerca di uno sviluppo integrale e sostenibile per l’intero pianeta alla luce dell’Enciclica Laudato sì.
Su iniziativa di Don Donato Giordano, rettore della comunità monastica olivetana del Santuario della Madonna di Picciano, e per lasciare un segno visibile della volontà di prendersi cura del creato, il 4 settembre alle ore 19 nel Chiostro del Monastero, dopo la Santa Messa, sarà piantata una preziosa pianta di ulivo a drupe bianche – Olea europea varietà leucocarpa.
Si tratta di una specie a rischio di estinzione, ancora presente in alcune zone della Calabria ma un tempo assai diffusa e ricercata per la qualità dell’olio che da essa si ricava, utilizzato per le lampade votive e per la preparazione degli oli santi.
È probabile che questa varietà sia giunta nelle nostre regioni fin dal tempo della colonizzazione greca, alla fine del VII secolo a.c.; considerata a lungo espressione della divinità per il colore bianco dei suoi frutti, in epoca cristiana è divenuta simbolo della purezza della Vergine Maria così da meritare il nome di “albero della Madonna”.
Alla cerimonia sono stati invitati, in spirito di amicizia e di fraternità ecumenica, i rappresentanti della Chiesa evangelica Battista di Matera e della Chiesa ortodossa di Romania che deporranno ciascuno una zolla di terra ai piedi dell’olivo.
Di custodia del creato si tornerà a parlare nel corso della 49° Settimana sociale dei cattolici italiani (Taranto, 21-24 ottobre) che ha messo a tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro, tutto è connesso”.