La Regione Puglia ha ottenuto il finanziamento per il progetto ‘Dalla loro parte. Sportelli informativi e Spazio di Ascolto per le vittime di reato’
“Sono orgogliosa di poter annunciare che la Regione Puglia ha ottenuto il finanziamento per il progetto ‘Dalla loro parte. Sportelli informativi e Spazio di Ascolto per le vittime di reato’ presentato al Ministero della Giustizia nell’ambito del programma destinato allo sviluppo di servizi per l’assistenza alle vittime di reato. Ringrazio gli uffici per il lavoro fatto, che ha portato la nostra Regione ad essere tra le poche in Italia ad essere stata ammessa a finanziamento. Sono infatti solo sei le Regioni la cui proposta è stata dichiarata ammissibile, sulle 14 che avevano presentato un progetto”.
Lo dichiara l’assessora al Welfare Rosa Barone.
La proposta progettuale per cui sono stati stanziati 175.000 euro prevede la creazione di spazi d’ascolto e sportelli, in modo da attivare sul territorio regionale una rete di servizi generalisti per l’accoglienza, l’ascolto e l’orientamento delle persone vittime di qualsiasi tipologia di reato, in ottemperanza e in conformità con quanto indicato dalla Direttiva 2012/29/UE. La durata del progetto è di 12 mesi e si partirà a gennaio 2022. Il progetto ha come obiettivi: favorire l’accesso delle vittime ad una informazione corretta sulla tutela dei propri interessi prima, durante e dopo il procedimento penale al fine di evitare il rischio della “vittimizzazione secondaria”, assicurando, nel caso sia necessario, anche un supporto emotivo e psicologico; rafforzare il sistema dei servizi di assistenza alle vittime, attraverso l’aumento dell’attenzione e il necessario raccordo operativo da strutturare tra servizi generali e di assistenza specializzata; garantire il diritto delle vittime ad essere informate ed assistite assicurando loro ascolto e accoglienza anche attraverso prestazioni di traduzione e interpretariato; garantire il diritto alla protezione in presenza di specifiche e urgenti esigenze, in raccordo con i servizi sociali del Comune di riferimento; sensibilizzare i servizi del territorio, favorendo il raccordo operativo con i servizi generali e specialistici del sistema dei servizi sociali e sanitari, in particolare con le reti antiviolenza locali, anche attraverso la condivisione di approcci e prassi operative omogenee, in linea con i temi e le indicazioni della direttiva europea.
“Verrà costituita una Cabina di regia – continua Barone – di cui faranno parte i rappresentanti degli Ordini professionali partner e i referenti dei Comuni capoluogo di Provincia, nonché Comuni capofila dei relativi Ambiti territoriali che avranno aderito all’Accordo di partenariato e saranno aperti 6 Sportelli informativi e di supporto alle vittime di reato, incardinati nei locali del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, articolati su base provinciale e coincidenti con gli Sportelli per il cittadino. Verrà attivato anche uno Spazio di Ascolto telefonico per il supporto psicologico e l’orientamento delle vittime di reato, da organizzare ed erogare in continuità con alcune delle azioni previste dal progetto Servizio di assistenza alle vittime di reato e giustizia riparativa, già attivo, con numero verde dedicato. Avvieremo anche una campagna di comunicazione per garantire la massima diffusione del servizio su tutto il territorio regionale, in modo da supportare il lancio del servizio e della sua articolazione su scala regionale e avendo cura di far conoscere le attività e le modalità di fruizione. Allo stesso scopo ci saranno attività seminariali sui temi della Direttiva 2012/29/UE: 18 incontri. 3 a provincia, al fine di sensibilizzare i servizi del territorio, favorendo il raccordo operativo con i servizi generali e specialistici del sistema dei servizi sociali e sanitari, in particolare con le reti antiviolenza locali, anche attraverso la condivisione di approcci e prassi operative omogenee, in linea con i temi e le indicazioni della direttiva europea. Vogliamo rafforzare la rete dei servizi di assistenza generale alle vittime di ogni tipologia di reato – conclude Barone – e questo progetto va in questa direzione Le vittime di reato devono sapere di poter contare sulle istituzioni”.