Il vice-presidente del consiglio regionale di Basilicata, Polese, conferma il suo “no” all’impianto di rifiuti di san Sago
“Su San Sago deve prevalere la ragione per operare efficacemente per il bene della Basilicata, della costa di Maratea e della Valle del Noce. In tale logica ritengo sia stato molto utile l’incontro tra i sindaci del lagonegrese, il sindaco di Tortora, il presidente della Regione Vito Bardi e gli assessori Rosa e Cupparo al quale ho preso parte, essendomi da tempo prodigato per una soluzione politica che produca la sospensione della Vinca concessa dalla Regione Basilicata, comunque in attesa del giudizio del Tar”. E’ quanto ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva secondo il quale: “Dalla riunione di oggi è emersa una posizione condivisa da tutti i presenti di contrarietà all’installazione di un impianto di trattamento rifiuti a Tortora, a poche centinaia di metri dalla costa di Maratea e dalla foce del Noce, che a prescindere da qualsiasi valutazione di merito produrrebbe un danno enorme per quei territori; si parta da qui, fare squadra mettendo in campo tutte le azioni possibili per sostenere una forte moral suasion nei confronti della Regione Calabria affinché, nei limiti della legittimità giuridica e tecnica, non autorizzi la realizzazione dell’impianto a San Sago”.
“Del resto – sottolinea ancora Polese – nella riunione di oggi, è emerso il ruolo marginale sul piano amministrativo dell’ente Regione Basilicata che non può bloccare concretamente i processi ma solo subirli. La vicenda da un punto di vista normativo è in mani calabresi, tanto che alla Conferenza dei servizi che si svolgerà per l’autorizzazione vera e propria dell’impianto la Basilicata non parteciperà. La Vinca attiene solo ad un fatto tecnico limitato alle acque di scarico dell’eventuale impianto, rispetto alla prospettica zona Sic in territorio lucano”.
“Da un punto di vista politico però – prosegue il vicepresidente del Consiglio – possiamo portare avanti una battaglia per il no all’impianto utilizzando innanzitutto il buon senso, evitando inutili strumentalizzazioni di parte, come già espressi nel consiglio comunale aperto di Tortora del 30 ottobre scorso. Dobbiamo evitare la delegittimazione turistica di un territorio e per farlo la prima operazione da mettere in campo è l’approvazione nel prossimo Consiglio regionale della mozione presentata da me e da altri consiglieri. Una mozione che se votata da tutti consentirebbe alla Giunta di rendere collegiale e politica la responsabilità nel chiedere al nuovo direttore generale del dipartimento ambiente, Liliana Santoro, di valutare se legittimamente esistono i presupposti per sospendere la Vinca, in attesa che si esprima il Tar e segnale politico inequivocabile prima che si insedi la Giunta regionale della Calabria alla quale poi chiedere ogni sforzo possibile e lecito per non consentire la realizzazione di un impianto che sarebbe una sciagura per i territori lucani e calabresi”.