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Il movimento civico ‘Matera2029’ torna sulla questione Impianti sportivi della città

“Il professionismo sportivo deve godere di tutti i servizi, in una città che ha fatto della promozione di tutte le culture, compresa quella sportiva, la sua bandiera negli ultimi anni. Eppure ancora, ad esempio, si fa una gara di hockey A1 senza il riscaldamento nella tensostruttura di Matera in Via Dei Sanniti. Con le temperature di questi giorni sarà impossibile continuare a praticare sport se questa rimane la situazione.”

Il movimento civico Matera2029 torna sulla questione Impianti sportivi della città di Matera.

“Un Comune di Matera che appare sempre fermo e indifferente – si legge nella nota di Matera2029 – a cui non importa nulla di perdere un patrimonio (sportivo, sociale, economico) come la serie A di calcio a 5 con il CMB Matera, emigrato al PalaErcole di Policoro, e che non ascolta gli appelli, le sollecitazioni, che non da seguito agli impegni presi negli incontri organizzati grazie al Consigliere Regionale Luca Braia, in Regione per trovare una soluzione al problema dell’impiantistica sportiva, cittadina, insieme alle società sportive le quali, alla presenza dell’Assessore Regionale Cupparo e del Sindaco Bennardi, sono state riunire, per arrivare alla approvazione di una delibera con la rimodulazione di 240.000 euro di fondi ITI ancora non spesi, per l’adeguamento della tensostruttura alle prescrizioni della Federazioni Sportive. 

Bennardi doveva solo concludere le pratiche burocratiche necessarie per spendere le risorse, concordando i crono-programmi degli affidamenti e dei relativi lavori (adeguamento dell’impiantistica di condizionamento, installazione di una tensostruttura sovrapposta all’esistente per scongiurare definitivamente il fenomeno della condensa in presenza di pubblico e del freddo gelido invernale ecc.). Dai primi di settembre non abbiamo visto ancora niente e le società non hanno potuto affrontare l’avvio in totale serenità dei rispettivi campionati. Sta per finire il 2021 con il CMB che ha dovuto anche salutare a malincuore la Città dei Sassi, per giocare altrove nel rispetto delle regole della federazione.

Ferma anche la questione del Parco Serra Rifusa, nessun incontro tecnico ci risulta avviato, per provare a non perdere le risorse da rendicontare e non dover restituire i 3,6 milioni di euro di fondi Pisus 2000-2006, con iter concordato sempre in Regione tra l’Assessore Cupparo, il Comune, le società sportive e il consigliere Braia. Si riconvochi, immediatamente, un tavolo sul Parco di Serra Rifusa, con urgenza. Non possiamo permetterci di restituire somme che vanno assolutamente utilizzate per la città.

Non vedrà per ora la luce il Palazzetto per il calcio a 5 (di cui già esiste il progetto esecutivo), struttura che con la riqualificazione degli spogliatoi esistenti e la sistemazione dell’area circostante, consentirebbe proprio di non perdere i 3,6 milioni di euro in parte utilizzati ma non rendicontabili perché nessuno degli impianti realizzati è funzionante.  Perché Bennardi non prova a intercettare risorse del PNRR come fanno a Potenza che ha già progetti candidabili per 12 milioni di euro? Cosa stiamo aspettando? Non basta l’esclusione di Matera dal “Bando Sport e Periferie” per la realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica perché i progetti cittadini sono stati bocciati e giudicati inammissibili, non conformi all’iter?

Svegliamoci dal torpore e usciamo dall’immobilismo, la città sta continuando ad accumulare cattive figure con i tifosi delle altre città. Si deve assolutamente tornare ad essere protagonisti attivi, continuando il percorso di riqualificazione degli impianti sportivi che sembra ormai paralizzato dallo stallo consiliare che si spera con la nuova Giunta possa avere ora una ripresa delle attività. 

Lo sport porta in città altro turismo, il Sindaco Bennardi deve rispondere ai continui disservizi. Giocare in un palazzetto ghiacciato per una squadra di A1 che sarebbe anche capace di dare spettacolo e lustro alla nostra città, se solo fosse messa nelle condizioni di farlo, è impensabile. Così come tutti i cittadini e le cittadine materane che hanno il diritto di fruire del Parco Serra Rifusa e dei suoi impianti e non si comprende se mai lo potranno fare.”

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