Matera, Antonio Esposito lancia petizione per riportare il Conservatorio a Palazzo Malvinni Malvezzi
Una petizione on line che in 24 ore ha avuto quasi 800 sottoscrizioni segno che c’è una comunità che chiede e condivide una istanza, perché molto sentita, e che un giovane allievo del Conservatorio ha lanciato ed esteso. La prestigiosa sede non è oggi utilizzata e le intese tra Comune, Provincia e Regione al momento non si comprende a cosa porteranno, rispetto all’utilizzo della storica struttura. Come movimento civico Matera2029, pertanto, condividiamo la proposta del musicista materano Antonio Esposito, nostro esponente, di istituire la “Quarta Sezione” del Conservatorio ”E.R Duni” di Matera presso Palazzo Malvinni Malvezzi di Piazza Duomo, sostenendo la petizione che, a nome di tutti i corsisti e docenti del Conservatorio, ha lanciato, la cui raccolta firme sarà inviata al Presidente della Provincia Piero Marrese e al Sindaco Domenico Bennardi.
“Dopo aver preso atto della effettiva insufficienza di spazi che il Conservatorio da tempo lamenta per svolgere l’attività didattica e concertistica, riteniamo che destinare le stanze di Palazzo Malvezzi – prosegue Antonio Esposito – alla massima Istituzione Musicale della città e dell’intera provincia, sia un’esigenza tanto culturale quanto funzionale, specie all’indomani del recente ampliamento dell’organico, concesso dal Ministero, che aggiunge agli attuali 100 docenti altre 7 cattedre e altri 7 posti nell’ambito amministrativo e che dunque certifica la bontà di tale richiesta.
Già decenni fa l’antico palazzo ospitava proprio le classi del Conservatorio e riabilitarlo alla sua originaria funzione, oltre che per un “romantico” e suggestivo ritorno alle origini, risulta essere una necessità strutturale, organizzativa e logistica urgente. La petizione si può sottoscrivere al link https://www.change.org/p/quarta-sezione-conservatorio-e-r-duni-matera-a-palazzo-malvezzi e invitiamo tutti i cittadini e le cittadine a farlo se credono, come noi, che sia la soluzione migliore.
A nostro avviso, dare vita a una vera e propria “cerniera”, che va da Piazza del Sedile a Via Duomo, e renderla “a misura di studente” è la scelta più logica, utile e funzionale, che darebbe ulteriore linfa e prestigio all’offerta formativa di un bene comune come quello che rappresenta il Conservatorio Duni, che continua a portare il nome di Matera nel mondo e ad attirare una moltitudine di studenti sia dalle aree interne della Basilicata che dai territori fuori regione di Campania, Puglia e Calabria.
Riteniamo che questo patrimonio e queste potenzialità siano da tutelare e valorizzare quale ulteriore tassello di consolidamento e rilancio identitario di Matera Capitale Europea della Cultura. Matera ha il dovere e la grande responsabilità di continuare ad attrarre flussi sempre maggiori di giovani, artisti, talenti e studenti e non di disperderli altrove. E’ necessario che Provincia e Comune lavorino su questo in sinergia per ampliare l’accoglienza e l’offerta di alta formazione che la città può offrire, migliorando in termini di organizzazione ed efficienza.
Forse non c’è occasione migliore di questa – conclude Antonio Esposito del movimento civico Matera2029 – dell’ampliamento dell’offerta del Conservatorio in atto e autorizzata a livello ministeriale, per mettere Palazzo Malvinni Malvezzi a disposizione quale luogo di arte e cultura, degli artisti e dei giovani non solo materani. Auspichiamo che la Provincia e il Comune di Matera colgano questa opportunità che appare essere a portata di mano. Il rischio, infatti, è che dopo aver restaurato e reso agibile l’antico palazzo, recuperandone la sua identità storica e culturale, fra ritardi, esitazioni e titubanze, lo si renda impossibilitato ad offrire alla città le sue ricchezze e i suoi spazi. Si veda l’ex ospedale San Rocco, dove la Soprintendenza non è stata poi trasferita a causa di vincoli e norme che ora è chiuso da mesi, in attesa di capire quale destinazione potrà avere.”