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Cgil Basilicata denuncia: “Sul sistema sanitario nessun confronto con la Regione”

“L’impennata di nuovi casi, la pervasitività della diffusione della variante Omicron anche in Basilicata stanno determinando una progressiva saturazione degli ospedali, con la conseguente forte limitazione degli interventi chirurgici programmati e la riduzione delle capacità assistenziali”. È quanto affermano il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa e le segretarie generali della Fp Cgil di Potenza e Matera, rispettivamente Giuliana Scarano e Giulia Adduce.

“Basti pensare – continuano – che l’attività chirurgica in tutta Italia è stata ridotta nella media del 50% con punte dell’80%, riservando ai soli pazienti oncologici e di urgenza gli interventi. A ciò va aggiunto il dilagante fenomeno della rinuncia alle cure che, secondo l’ultimo rapporto Cerved, ha riguardato oltre la metà delle famiglie per problemi economici, indisponibilità del servizio o inadeguatezza dell’offerta. Contemporaneamente la spesa delle famiglie per la salute, l’assistenza agli anziani e l’istruzione è aumentata. Un vero paradosso.

Tutto ciò avrà ricadute negative sullo stato di salute e di benessere dei cittadini – proseguono i segretari – soprattutto i meno abbienti che non essendo in grado di rivolgersi al privato per questo motivo trascurano gli screening diagnostici per la prevenzione primaria delle patologie tumorali e per molte altre patologie che col tempo diverranno croniche con esiti infausti sulla qualità della loro vita e sul sistema sanitario nel suo complesso. Un quadro allarmante che mette in discussione la stessa garanzia costituzionale del diritto alla salute.

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