I parlamentari di “Alternativa” incontrano i rappresentanti del Forum Italiano del Movimenti per l’Acqua
Nel pomeriggio di venerdì 4 febbraio si è tenuto un incontro in videoconferenza tra i parlamentari di “Alternativa”, Giovanni Vianello e Andrea Colletti e i rappresentanti del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Il confronto è avvenuto principalmente sul DDL Concorrenza relativamente all’art. 6 sul quale i due deputati dichiarano: “Ringraziamo i Forum per i Movimenti per l’Acqua per aver lanciato l’allarme sul DDL Concorrenza che di fatto svantaggia le gestioni pubbliche (in house) rispetto quelle private e delle multiutility. Preso atto delle valide argomentazioni del Forum, a nostro avviso l’obiettivo del Governo è di affidare i beni comuni a gestioni privatistiche e a soggetti sempre più grandi, in modo da soppiantare le esigenze delle comunità e agevolare i profitti di Multiutility e Multinazionali, una tesi che diventa certezza se si osservano le linee d’indirizzo del PNRR di Draghi. Il tutto come se non fosse mai esistito il referendum del 2011 che invece ha dato una chiara indicazione politica da parte dei cittadini italiani che è l’esatto contrario di quanto Draghi e i partiti di maggioranza stanno facendo. Per questo presenteremo un emendamento soppressivo dell’art.6.”
“Inoltre, dal calendario delle audizioni sul DDL Concorrenza, abbiamo appreso che non c’è il Forum dei Movimenti per l’Acqua tra i soggetti da audire in Commissione X al Senato, ci sembra paradossale l’assenza dei primi promotori del referendum del 2011 sui servizi pubblici locali (e quindi anche dell’acqua) tra i soggetti da audire, per l’appunto, sui servizi pubblici locali, per questo invitiamo il Presidente della X Commissione, senatore Gianni Girotto, ad allargare la platea degli auditi e di ascoltare dal vivo o in videoconferenza anche chi ritiene che il referendum del 2011 debba essere rispettato. E’ una questione di democrazia e di volontà popolare che non può essere ignorata ne da Girotto, ne dal M5S, ne dalla X commissione del Senato.”