Omicidio Sarah Scazzi, la Cassazione nega a Sabrina Misseri il permesso premio per lasciare il carcere
La Cassazione ha negato il permesso premio per lasciare il carcere di Taranto richiesto da Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo insieme a sua madre Cosima Serrano per l’omicidio di Sarah Scazzi. La motivazione data dai giudici è legata al fatto che Sabrina non abbia mai ammesso il delitto.
La richiesta della Misseri è legata a un ricorso che la donna ha fatto in Cassazione contro l’ordinanza con la quale, il 12 aprile del 2021, il tribunale di Sorveglianza di Taranto aveva condiviso la decisione del magistrato competente di non concederle il permesso premio. Secondo la difesa di Sabrina Misseri, nella decisione non sarebbe stato considerato il positivo percorso penitenziario della giovane di Manduria, ora 34enne, preferendo focalizzare l’attenzione sul rifiuto di assumersi la responsabilità dell’omicidio per il quale è stata condannata in via definitiva. Per i legali, sarebbe legittima la scelta della donna di non assumersi la responsabilità e d’altra parte, rilevano, la condannata ha proposto ricorso davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo e intende proporre istanza di revisione della condanna.