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US Lecce multata dopo il lancio di una bomba carta da parte dei suoi sostenitori in occasione della gara contro il Vicenza

Il Lecce dovrà pagare una multa di 10mila euro per la bomba carta (oltre ad un fumogeno) lanciata in campo dai suoi sostenitori durante la partita col Vicenza disputata sabato scorso allo stadio ‘Menti’, che aveva stordito il portiere dei veneti e un raccattapalle, portati entrambi in ospedale per accertamenti. Lo ha deciso, anche sulla base della relazione degli uomini della Procura federale, il giudice sportivo di serie B, Germana Panzironi. La gara, dopo una quindicina di minuti di sospensione, è terminata regolarmente con la vittoria per 2-1 dei padroni di casa.
Il direttore dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, nel corso di una conferenza stampa, ha chiesto alla Procura federale di aprire un’ inchiesta su quanto accaduto proprio in occasione della sfida in terra venera. “Quello che è accaduto è stata una sceneggiata, una pagliacciata ai danni di una città e di un territorio. Una gara alterata che ha creato un clima di tensione, a cui è seguita una lunghissima sospensione. – ha detto Corvino – Sono convinto che il Vicenza non ha mancato di lealtà sportiva ma il tesserato sì, e noi chiediamo sia aperta un’inchiesta presso la Procura federale per lui e per i tesserati che hanno favorito quella sceneggiata. Gli errori successivi commessi dal Lecce sono stati figli di quel clima che si è creato.
A lanciare la bomba carta, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati i tifosi del Lecce. E il Vicenza ha rigettato alcune ipotesi secondo cui il lancio sarebbe avvenuto dal settore della curva nord, o da parte degli steward in servizio a bordocampo. “Condanniamo ogni forma di violenza che può essere anche quella di un petardo lanciato. Nessun petardo ha mai fatto fermare una gara per oltre dieci minuti. La sospensione ha alterato una gara che il Lecce meritatamente stava vincendo e avrebbe decretato la nostra promozione in serie A”, ha continuato Corvino

 

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