Crob Rionero, si dimette il direttore sanitario Luigi Mandia
“La scelta del direttore sanitario dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture, il salernitano Luigi Mandia, di dimettersi dopo appena dieci mesi di servizio, per accettare lo stesso incarico all’Asp di Catanzaro, è l’ennesima riprova del fallimento della governance dell’Istituto che un tempo rappresentava un fiore all’occhiello della Sanità lucana”.
A lanciare l’allarme è il segretario provinciale della Fials, Giuseppe Costanzo, che chiede al presidente Bardi e all’assessore alla Sanità Fanelli di “intervenire se ancora si vuole rimediare e far sì che l’Istituto mantenga lo status di IRCCS, obiettivo difficile da realizzare con questa direzione. I sindaci del territorio, tutte le forze politiche, le diverse associazioni e anche i Primari del CROB adottino azioni concrete e comuni al fine di evitare il fallimento di una struttura che è stata l’eccellenza della Sanità lucana e che ora rischia di rimanere insabbiata nella mediocrità”.
“Al CROB – prosegue Costanzo – si procede senza una vera programmazione. Mancano risposte chiare ai problemi che si susseguono da tempo né sembra esserci una reazione organizzata al progressivo calo dei numeri. Manca soprattutto una vera idea per il futuro. La Direzione generale non affronta la crisi in cui versa l’Istituto”.
La Fials ha ripetutamente sollecitato la Direzione ad ascoltare le voci di pazienti, lavoratori e organizzazioni sindacali, ma, osserva il segretario provinciale “ormai si è creata una spaccatura tra la Direzione e le sigle sindacali e anche tra i dipendenti stessi del Crob. Le indennità riconosciute per gli incarichi del comparti sono eccessive e hanno creato malumore tra i dipendenti”.
“Abbiamo dimostrato – ricorda Costanzo – che l’assegnazione dei fondi penalizza troppo i dipendenti che quotidianamente lavorano nei reparti di degenza. Questo non è giusto, viste le difficoltà che tutte le famiglie stanno vivendo. La Fials ha promosso una raccolta firme contro questa scelta. Infatti 176 dipendenti firmando, hanno manifestato la loro contrarietà alla strada intrapresa dalla direzione. E nonostante questa sia la maggioranza dei lavoratori del comparto al Crob, si è comunque dato seguito alla procedura convocando i candidati per i colloqui. Tra l’altro con meccanismi molto discutibili”.
Per la Fials “questa importante azienda regionale non ha una governance efficace. Anche il mancato confronto con i sindacati, che hanno posto questioni importanti, evidenzia il disinteresse dei vertici dell’Azienda al benessere dei dipendenti e alla creazione di un clima positivo nell’ambiente di lavoro .
“Le dimissioni irrevocabili del Direttore Sanitario – commenta Costanzo – ci suggeriscono che anche con un organo scelto da questa Direzione Generale non è stato possibile avere un confronto costruttivo e una linea di programmazione per il futuro del CROB, preferendo andare altrove, molto più lontano da casa”.
“La misura ormai è colma – conclude il segretario provinciale della Fials – questa Direzione sta portando l’Istituto in un punto di non ritorno, la situazione è di grande emergenza, perché non è più garantito il diritto all’assistenza adeguata alle necessità dell’utenza. Vorremmo conoscere, altresì, le indicazioni del Consiglio di indirizzo e verifica, organo deputato alle funzioni di indirizzo e controllo, in particolare sulle scelte strategiche e la valorizzazione del patrimonio, relativamente alle problematiche esposte dalla nostra organizzazione sindacale. Tutti saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni.