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Il ricordo di Aldo Moro nel 44esimo anniversario della sua scomparsa

Sono trascorsi 44 anni dal ritrovamento del corpo di Aldo Moro, rinvenuto nel vano di una Renault rossa parcheggiata nella ormai famosa via Caetani. Cosa resta, a distanza di tanti anni, del pensiero politico del grande Statista? Per Moro vi era la necessità dell’affermazione di una politica di ‘solidarietà nazionale’, all’interno della quale tutte le forze politiche contraenti potevano disporsi in un’alternativa democratica. Un progetto, quindi, lungimirante ed ambizioso, quello dell’alternanza di governo, che non comportava alcun rischio per il sistema democratico. Un uomo di grande spessore politico, la cui vita politica e personale fu influenzata dalla sua formazione cristiana. Aldo Moro ha sempre sostenuto la possibilità di un reale ‘ricambio’ degli assetti istituzionali ed ha sempre parlato di ‘spirito di servizio’ che avrebbe dovuto
contraddistinguere il mandato elettorale contro l’uso personale del potere.
Il Parlamento italiano il 4 maggio del 2007 con legge n. 56 ha istituito proprio per la data di oggi ‘La giornata della memoria dedicata alle vittime del terrorismo’. Una giornata della memoria, quella del 9 maggio, in ricordo di Aldo Moro, visionario della politica ed autentico europeista, ma anche il giorno della festa dell’Europa. L’Italia deve allo Statista democristiano il riconoscimento di un ruolo maggiore nelle istituzioni europee. Un europeista illuminato che ha sempre cercato il dialogo tra le diverse culture. Un uomo che della politica ne ha fatto una ragione morale e di vita. Ci ha consegnato in eredità un grande insegnamento: la capacità nell’ascoltare le nuove generazioni, senza mai trascurare la sua passione politica incentrata sempre sul dialogo e mediazione.
Gianni LEGGIERI
Consigliere Regionale M5S Basilicata

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