Fabrizio Miccoli torna in libertà. Per lui l’affidamento in prova
Dopo più di sei mesi dal suo arresto torna in libertà l’ex calciatore Fabrizio Miccoli. Il tribunale di sorveglianza di Venezia, infatti, ha accolto il ricorso del suo legale e gli ha concesso la misura alternativa dell’affidamento in prova. Miccoli, salentino di Nardò ed ex capitano del Palermo, era stato condannato in via definitiva a 3 anni e 3 mesi di reclusione con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso e detenuto nel carcere di Rovigo. Sulla base dell’affidamento in prova che il Tribunale gli ha accordato, Miccoli potrà tornare ad allenare nella scuola di calcio, rispettando, però, alcune prescrizioni come non rientrare in casa dopo la mezzanotte e non frequentare pregiudicati.
Il “Romario del Salento” era stato condannato dopo essere finito in un’indagine per aver chiesto a Mauro Lauricella, figlio di Nino, esponente della famiglia mafiosa del quartiere Kalsa, a Palermo, la restituzione di somme di denaro a un imprenditore per conto di un suo amico, già fisioterapista della squadra rosanero. Nel corso di una telefonata, intercettata dagli investigatori, Miccoli e Lauricella hanno parlato del giudice Giovanni Falcone usando parole e toni offensivi.