Dubbi della Ola sui risultati Agrobios in Val d’Agri
La Ola rifiuta i risultati di uno studio di Metapontum Agrobios, che effettua il monitoraggio sui dati del Petrolio, giungendo ad escludere la presenza di rischi per la salute. Gli ambientalisti, in particolare criticano che lo studio non sia presente sul sito (in proposito lamenta mancata trasparenza) e in relazione al quale annuncia che chiederà dettagli.
“Bisognerà capire – spiegano dalla Ola – come lo studio di Metapontum Agrobios ha fatto i rilievi per le acque di profondità e per quelle di superficie, dove, come e quando hanno funzionato le centraline ed eseguiti i carotaggi nel terreno, e quali le metodologie applicate sui cibi e sui vegetali prodotti e consumati dalla popolazione, considerando anche le lacune del Piano Regionale di Tutela delle Acque che, pur adottato nel 2008, ha ignorato l’esistenza delle attività petrolifere e quelle estrattive, nonché le relative implicazioni sul ciclo dell’acqua. Bisognerà capire se, ad esempio, sono state monitorate le sorgenti della zona interessate dall’attività petrolifera, notoriamente più sensibili all’inquinamento rispetto alle aree industriali; se le centraline dislocate hanno registrato o meno l’aria del Centro olio di Viggiano il giorno dell’intossicazione degli operai della Elbe Italia Sud srl; se, ancora, la Regione e le compagnie minerarie vorranno, una volta per tutte, spiegare perché in California sono obbligate ogni 3 mesi a pubblicare sui giornali il pericolo di cancerogenicità di tutta la filiera delle attività minerarie, estrazione e desolforizzazione comprese, mentre la Metapontum Agrobios lucana vuol farci credere che possiamo addirittura fare i pic-nic intorno ai nostri pozzi estrattivi e ai centri di desolforizzazione”