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ll presidente degli industriali lucani, Somma, commenta la firma del protocollo per il progetto bandiera del PNRR

“Ci avevamo visto giusto: la scelta da parte del Governo di inserire anche la Basilicata tra le 5 Regioni che avvieranno i progetti pilota per l’idrogeno verde è il riconoscimento delle straordinarie potenzialità della nostra regione nel settore energetico, così come Confindustria Basilicata ha sempre sostenuto.  Inizia una nuova sfida in un comparto strategico per l’economia lucana e nazionale, che ci assegna oggi un ruolo centrale nel raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica e che si colloca in naturale continuità con  un percorso iniziato in Basilicata 30 anni fa nel settore estrattivo e che negli anni si è evoluto sempre più verso un virtuoso modello di diversificazione delle fonti di produzione”.

Questo il commento del presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, alla firma del protocollo per i primi progetti bandiera del Pnrr siglato questa mattina dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.

“Il progetto per la “Infrastrutturazione di rete, siti di stoccaggio e distribuzione di Idrogeno (H2) e Metano liquido (GNL) nelle principali aree industriali della Regione Basilicata” e la realizzazione in Basilicata di un “Centro di Alta Tecnologia Nazionale per lo sviluppo di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico sulla mobilità ad idrogeno” porterà con sé grandi opportunità di sviluppo e nuove prospettive di riconversione industriale, in un settore che, anche per effetto degli accadimenti internazionali, ha una valenza sempre più strategica negli equilibri geopolitici.

Bisognerà ora essere all’altezza della opportunità che ci viene offerta e portare avanti la meritoria iniziativa della Regione, facendo leva sulla massima valorizzazione delle caratteristiche di cui la Basilicata è naturalmente dotata, a partire dalla posizione baricentrica nel Mediterraneo, la varietà di risorse naturali disponibili, e la presenza sul territorio e in particolare in Valbasento di cavità naturali e pozzi esausti.

Una sfida – ha concluso Somma – che potrà contare anche sulla presenza sul territorio dei principali big players e avvalersi delle competenze che in questi anni hanno sviluppato le imprese del comparto posizionandosi su livelli di competitività molto elevati”.

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