Faro (Impegno Civico): “Il centrodestra ha gettato via la maschera rassicurante”
“I 1232 laureati che hanno scelto di partecipare a un concorso per 500 netturbini a Napoli dovrebbero spegnere qualsiasi polemica e retorica sugli ‘sfatigati sui divani che non vogliono lavorare e preferiscono prendere il reddito di cittadinanza’. Una misura a tutela della dignità e
della parte più fragile e bisognosa della popolazione, presente da tempo nei paesi più civili e che in Italia un centrodestra aspirante coalizione di governo vorrebbe cancellare. Un centrodestra che dopo mesi di maquillage poco credibile ha gettato via la maschera, ed è tornato a rivendicare l’autonomia delle regioni del nord e la redistribuzione delle risorse del Pnrr che affosserebbero per sempre il Mezzogiorno d’Italia; a collocarsi sul piano internazionale in una posizione che isolerebbe l’Italia e metterebbe a rischio le ulteriori risorse necessarie per completare le riforme avviate dal governo Draghi e rilanciare l’autonomia; a cavalcare povertà e precarietà per mera
propaganda elettorale. Meloni, Salvini, Berlusconi porterebbero l’Italia verso il dissesto, la screditerebbero agli occhi del mondo per la vicinanza mai davvero recisa a Putin e Orban, amplificherebbero le emergenze piuttosto che affrontarle e risolverle: allora occorre
innanzitutto che gli indecisi esercitino il loro diritto-dovere di voto, e si rechino alle urne per esprimere un voto consapevole.
Poi votare Impegno Civico, per difendere il reddito di cittadinanza e migliorarlo nella parte relativa alle politiche per il lavoro. Per adottare subito provvedimenti concreti contro il caro bollette e intervenire sull’Iva per i beni di prima necessità. Per introdurre il salario minimo ed equo. Impegno Civico è nel centrosinistra, l’unica coalizione che può arginare e battere il centrodestra: domenica prossima scegliamo quindi di difendere il Sud e le famiglie e le imprese in difficoltà, di lottare contro tutte le discriminazioni, di ribadire la centralità e il prestigio
dell’Italia nella comunità internazionale”.
Nota dell’on. Marialuisa Faro
Nota dell’on. Marialuisa Faro