Mobilità sanitaria: obiettivo inversione di rotta anche per la Colonproctologia a Lecce
Valorizzare le eccellenze e implementare i servizi. Questi gli asset per invertire il fenomeno della mobilità sanitaria, che vede tutt’oggi una tendenza dal Sud Italia verso le regioni del Nord (dati Agenas).
In Puglia, Città di Lecce Hospital, ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, ha recentemente ampliato l’unità di Colonproctologia coordinata dal dott. Natale Ursino, specialista in chirurgia generale, proctologia ed endoscopia gastroenterologica. La struttura concentra tutte le competenze necessarie e le tecnologie per la diagnosi e il trattamento delle patologie del colon, retto e ano in un’unica sede, dando così la possibilità di ridurre il flusso migratorio fuori regione per questo tipo di patologie.
Le problematiche colo-rettali sono tra le patologie più diffuse al mondo, si stima che oltre 3,7 milioni di italiani soffrano per la patologia emorroidaria.
“Abbiamo avviato un percorso integrato che parte dalla diagnostica, con l’introduzione di ecografi di ultima generazione, presenti solo in pochissimi centri in Regione – commenta il dott. Ursino –. Siamo in grado quindi di poter effettuare indagini approfondite in caso di sospetto diagnostico e, qualora questo sia confermato, possiamo dare un’indicazione medico-chirurgica ben definita e intervenire con procedure ambulatoriali conservative o, laddove necessario, in sala operatoria”.
Un’unità specializzata, nata nell’ambito della Chirurgia Generale, Bariatrica e Metabolica diretta dal dott. Federico Perrone, che entra a far parte delle Unità della Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale (SICCR), consentendo agli specialisti di lavorare in maniera sinergica. Strumentazione diagnostica specifica e radiologica adeguata, un team multidisciplinare con referenti di specialità (gastroenterologo, urologo, ginecologo, oncologo, chirurgo plastico, psicologo, nutrizionista, dermatologo e stomaterapista della riabilitazione) e un’ampia esperienza nel campo della proctologia fanno della Colonproctologia di Città di Lecce Hospital un riferimento per il territorio salentino e pugliese.
Tra le patologie più trattate si riscontrano la sindrome dell’intestino irritabile, le ragadi anali, la malattia di Crohn, i condilomi, la diverticolosi, la diverticolite, la colite ulcerosa, le fistole, gli ascessi perianali. Fondamentale anche l’attività di prevenzione del tumore del colon-retto, la seconda neoplasia più diagnosticata in Italia dopo il carcinoma mammario, con attività specifiche suggerite a partire dai 45 anni in caso di famigliarità.
I pazienti di Città di Lecce Hospital possono inoltre avere a disposizione tecnologie all’avanguardia per le indagini diagnostiche, utilizzate anche nei follow up, e per le terapie (radioterapia, chemioterapia, riabilitazione del pavimento pelvico).
“Per quanto riguarda i trattamenti, cerchiamo di individuare in primis un approccio conservativo. Come nel caso delle ragadi, nel 20% dei casi che non risponde alla terapia medica interveniamo ad esempio in maniera ambulatoriale con tossina botulinica, e solo nell’1% dei casi vi è la necessità di un intervento in sala operatoria. Per quanto riguarda le emorroidi interveniamo sempre ambulatorialmente con scleromousse con un 87% di successo del trattamento” spiega il dott. Ursino.
Infine, qualora emerga la necessità di un intervento, l’opzione adottata dall’équipe di Città di Lecce Hospital prevede un approccio chirurgico mininvasivo, come nel caso del trattamento con laser per fistole e ascessi perianali, o ancora il metodo THD doppler per emorroidi, una procedura per il trattamento dei sintomi che consiste in un riposizionamento del prolasso emorroidario e preserva l’anatomia del canale anorettale