Giovani Imprenditori, Lorusso chiede di accelerare sulle politiche di sviluppo sostenibile per attrarre la generazione Z
“È necessario che le Istituzioni mettano in campo ogni utile sforzo per accompagnare imprese e giovani generazioni nella transizione ecologica e renderle realmente protagoniste di una nuova stagione di sviluppo sostenibile. Un’esigenza dettata non solo dalle tante emergenze legate al mutamento climatico ma anche dalla necessità di attrarre la generazione Z”. Questo il messaggio lanciato dal presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Basilicata, Domenico Lorusso.
“L’urgenza – afferma Lorusso – risponde a ragioni di competitività, oltre che a motivazioni etiche: le imprese che non sono in grado di misurare e rendicontare l’impatto del proprio business sull’ambiente sono penalizzate rispetto ai competitors”. Accompagnare le aziende nella transizione ecologica significa anche investire in formazione attraverso un sistema che sia in grado di valorizzare le nuove competenze green richieste dalle imprese e, in questo modo, contribuire a contrastare la fuga dei cervelli dal Mezzogiorno e in particolare dalla nostra regione. Un fenomeno, quest’ultimo, che continua a crescere con conseguenze sempre più pesanti in termini di divari economici e sociali, per effetto della riduzione del PIL e l’aumento delle distanze con altre aree del Paese.
“La sfida per il nostro sistema formativo è cruciale al fine di creare occupazione di qualità, che offra alle nuove generazioni reali opportunità di impiego che consentano loro di realizzare le proprie aspirazioni professionali e di vita. E tra queste c’è sicuramente l’accresciuta attenzione e la maggiore consapevolezza rispetto alle tematiche ambientali: più di un giovane su due ritiene infatti prioritario lavorare per aziende sostenibili, innovative, tecnologiche e all’avanguardia. È fondamentale, dunque, che le imprese siano sempre più orientate al rispetto per l’ambiente, al welfare, all’inclusione e alla sostenibilità. Il nostro Paese è ricco di aziende virtuose che hanno già abbracciato il cambiamento culturale ma c’è ancora da fare per estendere tale modello, anche grazie a politiche industriali che spingano in questa direzione. E’ necessario quindi continuare a puntare su efficientamento energetico, riqualificazione edilizia, investimenti sulle infrastrutture, riduzione degli sprechi, formazione. Un impegno, questo, che deve coinvolgere in maniera virtuosa tutti i livelli istituzionali, sia a livello nazionale che locale”.
“L’obiettivo – conclude Lorusso – è anche stimolare un’autoimprenditorialità che sappia mettere al centro i valori della sostenibilità, in cui i giovani talenti siano messi nelle condizioni di poter esprimere appieno le proprie potenzialità, contribuendo con i propri valori alla riconversione del sistema produttivo italiano.”