Ex Ilva, nuovo filone d’inchiesta nell’ambito del processo “Ambiente Svenduto”
Si apre un nuovo filone d’inchiesta nell’ambito del processo ‘Ambiente Svenduto’ sul presunto disastro ambientale causato dallo stabilimento ex Ilva di Taranto durante gli anni della gestione Riva. Per l’ex consulente della Procura, Vito Balice, l’ex arcivescovo di Taranto Benigno Luigi Papa, due ex dirigenti del Siderurgico, una dipendente di una stazione di servizio e un giornalista l’accusa è di falsa testimonianza e calunnia.
Al consulente della Procura, nello specifico, sono attribuite dichiarazioni contraddittorie e cambi di versione in merito alla sorgente delle emissioni di polveri su cui indaga la Procura. L’ex Arcivescovo Benigno, invece, Papa è ritenuto inattendibile per la versione fornita a proposito della donazione di 10mila euro fatta dall’allora dirigente delle relazioni industriali Girolamo Archinà (condannato a 21 anni) nel 2010 e che, per i magistrati, era invece una mazzetta versata a un altro ex consulente della Procura, Lorenzo Liberti, a sua volta condannato a 15 anni e 6 mesi.